Maltempo torna protagonista sullo stivale
A partire dalla giornata di ieri un campo di Alta pressione ormai radicato sulla nostra Penisola fin dalla fine di maggio è stato costretto ad arretrare a causa della progressione di una saccatura depressionaria che nel frattempo è andata affondando principalmente sulla Penisola balcanica. L’evoluzione meteo però ha fatto sì che l’ingresso secondario di correnti più fresche e instabili dai quadranti orientali innescasse un fronte freddo che ha attraversato i settori centrali nella notte e quelli meridionali tra questa mattina e il pomeriggio.
A nord più stabile, ma con temperature ugualmente in calo; prossime ore tempo in miglioramento
L’entrata ‘bassa’ dalla Penisola balcanica di tale correnti ha estromesso dalle condizioni di maltempo le regioni settentrionali, alle prese dunque con una fase meteo che continua a risultare stabile e accompagnata da cieli perlopiù sereni, con maggiori addensamenti nuvolosi al nordest. Le temperature tuttavia appaiono in calo praticamente ovunque, con il fronte di maltempo destinato ad esaurirsi gradualmente nelle prossime ore: salvo qualche eccezione infatti (scopri quale) le condizioni meteo torneranno generalmente stabili in tutta Italia in serata.
Autentica tempesta a Roma e nel Lazio, oltre 25.000 fulmini e violente raffiche di vento
Una linea di temporali si è estesa da ovest ad est sull’Italia, colpendo poi duramente anche il medio versante adriatico provocando danni e disagi. Ma il nucleo più intenso, anche sotto il profilo dell’attività elettrica, si è registrato senz’altro nel Lazio, dove in un paio d’ore si sono segnalati oltre 25.000 fulmini, con il sistema temporalesco accompagnato da violente raffiche di vento: svettano i 92km/h di Marino, ma con raffiche di oltre 60km/h anche all’interno della Capitale. Tale evoluzione ha causato danni e disagi prevedibili, come vedremo nel prossimo paragrafo.
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Precipitazioni più intense ad est di Roma, danni e disagi in tutta l’area capitolina
Se i venti più intensi si sono registrati sull’area castellana, le precipitazioni più intense (nonché gli accumuli più alti del Lazio) hanno interessato le aree orientali della Capitale, con 40,5 millimetri registrati nei pressi di Arsoli e 32,2 millimetri a Bagni di Tivoli, dove il rain rate si è avvicinato ai 300 millimetri orari nella fase clou dei fenomeni, tra i dati più alti degli ultimi anni. Stando a quanto riporta il sito “corriere.it” una serie di danni e disagi avrebbe coinvolto comunque tutta l’area capitolina, con numerosi interventi dei Vigili del Fuoco finalizzati a varie situazioni di emergenza. Fortunatamente comunque non si registrerebbero vittime e/o feriti, con il tempo che oggi è notevolmente migliorato grazie al ritorno dei cieli sostanzialmente sereni.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.