Soleggiato sull’Italia peninsulare, qualche annuvolamento sulle Isole Maggiori
La nostra Penisola sta momentaneamente attraversando già da qualche giorno una fase di stabilità, riscontrabile anche nella giornata di oggi, con i cieli che in tutto il territorio nazionale si sono rivelati pressoché soleggiati, eccezion fatta sulle Isole Maggiori dove protagonista è ancora il transito di ammassi nuvolosi talvolta anche compatti, ma che non portano fenomeni rilevanti al suolo. Temperature in linea con la media del periodo o lievemente oltre.
Picco del caldo per domani con diffusi +18/+20°C, la seconda decade finirà con la stabilità
La seconda decade del mese di marzo concluderà dunque all’insegna della stabilità con l’Alta pressione dominante all’interno del bacino del Mediterraneo e condizioni di cielo prevalentemente soleggiato su tutta la nostra Penisola. L’apice di quest’ondata di calore dovrebbe arrivare domani giovedì 19 marzo sulle regioni centro-settentrionali, ma le temperature che si registreranno non presenteranno particolari eccessi, con valori massimi diffusamente previsti intorno ai +18/+20°C e solo localmente oltre.
Prossima settimana neve fino in pianura grazie all’arrivo del gelo russo
Finale di marzo dai connotati pienamente invernali sull’Italia.
Nel corso della prossima settimana una massiccia dose di aria fredda di origine artico continentale si staccherà dalla Russia settentrionale e si dirigerà verso il continente europeo, colpendo principalmente i Paesi europei orientali e puntando successivamente anche la nostra Penisola. A partire da domenica 22 marzo, l’Anticiclone sarà dunque costretto ad arretrare innanzi alla progressione del gelo, con la neve che molto probabilmente tornerà ad imbiancare le pianure del versante adriatico entro martedì 24. Tuttavia tangibile è ancora l’incertezza dei principali centri di calcolo e al momento nessuno scenario è escludibile, come vedremo nel prossimo paragrafo.
Da valutare un possibile coinvolgimento del versante tirrenico
I principali centri di calcolo vanno ormai delineandosi verso una decisa ondata di gelo per la terza decade, la più fredda di tutto l’inverno (questo quando l’inverno sarà ormai finito, dato l’equinozio di primavera per il giorno 22). La saccatura artica potrebbe agganciare una goccia fredda di origine atlantica sita sull’Africa nordoccidentale, il che aprirebbe una possibilità anche per il versante tirrenico, anche se al momento sembra piuttosto remota. In ogni caso, molto dipenderà dalla direttrice dell’ondata di gelo e se essa aggancerà o meno la suddetta goccia fredda. Momentaneamente, quello che sembra abbastanza delineato tra i principali centri di calcolo è la neve fino in pianura sul settore adriatico e sulle pianure interne delle regioni tirreniche grazie agli sconfinamenti dall’Appennino.
Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.
