Vortice ciclonico sull’Italia, la situazione sinottica
Meteo – Il mese di gennaio chiuderà con una fase di maltempo sull’Italia. L’anticiclone delle Azzorre confinato sul vicino Atlantico, ha infatti favorito l’ingresso di una profonda ciclogenesi oceanica sul Mediterraneo centrale; attualmente il vortice ciclonico lo ritroviamo in azione sulle coste centrali della Toscana, dove si registra un valore barico al suolo minimo pari a 991 hPa. Il fronte freddo collegato alla ciclogenesi è in transito sulle regioni meridionali, mentre un graduale miglioramento si osserverà sulle regioni di nordovest. Il contesto termico, tuttavia, risulta decisamente più mite rispetto alle scorse settimane, per la “ritirata” del freddo verso il nord-est Europa.
Piogge diffuse al sud Italia, migliora al nordovest
Meteo – Il fronte freddo collegato alla ciclogenesi italica, sta attraversando in questa prima parte di giornata le regioni meridionali italiane; cieli molto nuvolosi o coperti sono infatti presenti su tutto il sud Italia, con associati fenomeni diffusi, anche a carattere temporalesco sui settori tirrenici. Il fronte occluso, invece, determina deboli fenomeni tra Umbria e Toscana, mentre un graduale miglioramento tende ad interessare le regioni di nordovest, dove sono in arrivo ampie schiarite tra Piemonte ed ovest Lombardia. Nubi sparse sul resto del centro, salvo schiarite sulle coste abruzzesi, e regioni di nordest dove non mancheranno residue piogge. Seconda parte di giornata che vedrà il maltempo concentrarsi in particolare tra Campania, Basilicata e Calabria tirrenica con piogge e temporali localmente abbondanti; residue piogge al nordest e regioni centrali, con tendenza al miglioramento nottetempo.
Temperature e quota neve in calo
Meteo – La perturbazione atlantica è accompagnata da masse d’aria più fresche, favorendo un graduale calo della quota neve nella giornata odierna. Dopo il richiamo caldo avvenuto nella prima parte della giornata di sabato, la quota neve ha subito un brusco calo ad iniziare dalle regioni di nordovest, con i fiocchi che tra il cuneese e l’entroterra ligure hanno raggiunto i 400-500 metri durante la tarda serata di ieri. L’aria fresca tra la notte e le prime ore del mattino si è estesa anche alle regioni centrali e di nordest, dove la neve interessa le Alpi orientali a partire dai 600-800 metri, mentre lungo l’Appennino centro-settentrionale dai 1100-1300 metri. Temperature in calo nelle prossime ore anche sulle regioni meridionali, con la neve che tornerà lungo l’Appennino a partire dai 1400-1500 metri. Va detto che le temperature risulteranno comunque sia al di sopra delle medie del periodo anche nelle prossime ore.
L’inverno terminerà con clima più mite?
Domani inizierà ufficialmente l’ultimo mese della stagione invernale meteorologica, ma gli scenari meteo futuri potrebbero essere tutt’altro che invernali. La discesa di una vasta saccatura sul vicino Atlantico, infatti, richiamerà un promontorio anticiclonico verso il Mediterraneo centrale e l’Italia, a partire da mercoledì 3 febbraio. Il tempo tenderà a stabilizzarsi su gran parte del Paese, con le temperature che si porteranno diffusamente al di sopra delle medie del periodo, localmente anche di 7/10°C. La prima decade e probabilmente anche parte della seconda potrebbero essere contraddistinte da temperature al di sopra delle medie del periodo su gran parte dell’Italia.
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Laureato in Fisica dell’Atmosfera e Meteorologia presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, attualmente sto perfezionando la mia preparazione attraverso il corso di laurea magistrale in Atmospheric Science and Technology. Lavoro presso il Centro Meteo Italiano S.r.l come meteorologo, occupandomi anche della sezione redazionale meteo e comunicati per emittenti radiofoniche.