METEO - VORTICE POLARE in frantumi, pazza evoluzione con possibile ONDATA di GELO in ITALIA e NEVE a BASSA QUOTA?

METEO - Mancata comunicazione tra la stratosfera e la troposfera: VORTICE POLARE in frantumi in una dinamica tutta troposferica, possibile ONDATA di GELO in ITALIA con NEVE a BASSA QUOTA, i dettagli

Neve, immagine di repertorio fonte Pixabay.
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L'Anticiclone si sta giocando le ultime cartucce

L'Anticiclone di origine azzorriana sta ora sparando le ultime cartucce sull'Italia in attesa dell'arrivo di una discesa di aria più fredda dai quadranti nordoccidentali che metterà la nostra Penisola nel mirino. I primi flussi instabili provenienti proprio da questa saccatura momentaneamente presente sulle Isole Britanniche fa si di apportare della nuvolosità anche piuttosto consistente sul versante tirrenico settentrionale, tuttavia con precipitazioni assenti.

Per oggi le condizioni meteo rimangono ancora stabili ovunque

Le condizioni meteo in queste ore e per tutta la giornata odierna risultano dunque ancora stabili con tempo asciutto sulla totalità del territorio nazionale dove a predominare sono ancora gli effetti dell'Alta pressione di matrice azzorriana, che ormai da due settimane a questa parte avvolge non solo la nostra Penisola, ma anche gran parte delle aree centro-occidentali del vecchio continente, apportando temperature generalmente allineate alla media o lievemente oltre.

Analisi a lungo termine, di cosa ci si serve?

Ultimi aggiornamenti sullo stato di salute del vortice polare stratosferico e troposferico.

In genere per stilare tendenze a lungo termine ci si serve del maggior bacino di indici meteorologici possibili. I primi indiziati in tal senso sono quelli stratosferici, come l'indice NAM, il quadro barico presente alla quota di 10hPa e la situazione dei venti zonali. Quest'ultimi, se vanno a gran velocità, non sono mai di buon auspicio in genere. Poi si passa ad indici di teleconnessione troposferici quali l'indice AO, NAO e l'indice MJO in primis. Un fatto curioso sta però accadendo durante quest'inverno, vediamo qual'è.


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Mancata comunicazione tra la stratosfera e la troposfera, ecco perché l'evoluzione è “pazza"

Se in una singola analisi uno dovesse basarsi solamente sugli indici stratosferici, essi mostrerebbero un vortice polare stratosferico (VPS) molto forte e accentrato in sede polare. Le onde di calore planetarie stratosferiche (wave 1, wave 2 e wave 3, i cui alter ego troposferici sono rispettivamente l'Anticiclone pacifico, azzorriano e asiatico) fanno fatica a scalfirlo dalla sua postazione. Per ultimo e non meno importante, l'indice NAM che ha scavalcato la soglia fatidica +1,5. Ma segnali importanti giungono esclusivamente dalla troposfera, ed ecco perché l'evoluzione è “pazza".

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Dislocamento del vortice polare troposferico in Siberia, risvolti freddi per l'intero continente europeo

Se dalla stratosfera non giungono segnali incoraggianti, essi giungono invece dalla troposfera: stando infatti agli ultimi aggiornamenti modellistici di uno tra i principali centri di calcolo, quello americano GFS, una ripartenza dell'Anticiclone pacifico causerebbe un dislocamento del vortice polare troposferico verso la Siberia, con risvolti davvero gelidi non solo per la nostra Penisola, ma per l'intero continente europeo sul finire di gennaio. Tale ipotesi è supportata non solo dai cluster stessi di GFS, ma anche dall'indice MJO visto in fase 7. Data però la distanza temporale la tendenza ha necessariamente bisogno di ulteriori conferme, pertanto vi invitiamo a seguire i prossimi aggiornamenti sul nostro sito.

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Salvatore Russo

Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.