METEO - VORTICE POLARE verso la BILOBAZIONE, ribaltone con FREDDO e NEVE: tutte le conseguenze

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METEO - VORTICE POLARE verso la BILOBAZIONE, ribaltone con FREDDO e NEVE: l'INVERNO arriva con due mesi di ritardo, TUTTI I DETTAGLI!

METEO: bilobazione del vortice polare più vicina, le conseguenze
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L'inverno latita ma la svolta è vicina: vediamo a partire da quando ed i futuri movimenti del vortice polare con il ribaltone di febbraio

L'inverno 2019-2020, che ormai da quasi due mesi continua a latitare su gran parte dell'emisfero Nord, sembra finalmente essere arrivato ad un punto di svolta. Il Vortice Polare sembrerebbe essere infatti destinato a subire disturbi ben più incisivi rispetto a quanto visto nelle scorse settimane. I principali centri di calcolo iniziano infatti a mostrare nel medio-lungo periodo un graduale cedimento del VPS. Questo potrebbe dare vita ad un processo anche denominato "bilobazione", con la separazione del vortice polare stratosferico in due lobi. Il primo centrato sul Canada ed il secondo centrato sull'Europa, ma ancora legati da una circolazione zonale più rallentata rispetto alle condizioni attuali. Questo è comunque un passaggio differente rispetto allo split (ad oggi difficile ma che comunque non può essere escluso a priori), che prevede invece l'inversione dei venti zonali su buona parte dell'emisfero nord ed una separazione totale tra i due stessi lobi.

Tutte le possibili conseguenze della bilobazione, l'inverno pronto a salire in cattedra con oltre due mesi di ritardo

Le conseguenze che potrebbero riflettersi sul continente europeo e di fatto anche sul nostro Paese sono comunque volte al ritorno (o all'arrivo, se vogliamo) dell'inverno come tutti lo conosciamo. Freddo, neve a bassa quota e tempo instabile. Il tutto potrebbe materializzarsi in stratosfera intorno alla metà del mese di febbraio con risonanza nella medio-bassa troposfera nei 5-7 giorni successivi. Si tratta dell'unica via d'uscita possibile rispetto a quanto visto finora, con temperature ampiamente al di sopra della media stagionale e precipitazioni pressochè assenti sull'Europa grazie alla presenza costante dell'anticiclone. Uno scenario raccapricciante che ha reso il nostro Appennino quasi completamente spoglio dal manto nevoso che tutti ci aspetteremmo nella fine del mese di gennaio. Situazione differente sulle Alpi che invece godono ancora degli effetti di un autunno piuttosto benevolo sotto questo punto di vista.

disposizione barica Gfs 00Z

I prossimi giorni saranno già decisivi per le sorti dell'ultima parte dell'inverno

Sarà dunque necessario attendere i prossimi giorni affinchè la situazione diventi via via più chiara nella lotta tra il vortice polare e i continui tentativi di disturbo che si trasmettono più o meno a fatica dalla troposfera alla stratosfera. L'ultimo (in corso) potrebbe comunque permettere un primo displacement e conseguente rotazione dell'asse del VP, favorendo così una prima discesa di aria fredda di origine polare-marittima sul continente europeo. Si tratterebbe di un primo passo verso un tentativo in extremis da parte dell'Inverno di portare freddo e neve sulla nostra Penisola. Cosa succederà nelle prossime ore?


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Prossime ore con qualche pioggia ed una perturbazione atlantica sull'Italia

Nel frattempo, lo scenario atteso nelle prossime ore sull'Italia si focalizza su una blanda ondulazione della corrente a getto che scorre ancora forte alle medio-alte latitudini europee. Questa porterà infatti qualche pioggia e locali nevicate sull'arco alpino a partire dai 7-900 metri e cieli grigi su diverse regioni centro-settentrionali. Tendenza a tempo più asciutto invece sui settori adriatici dove il flusso umido e instabile proveniente da ovest tenderà a scavallare l'Appennino presentandosi temporaneamente più secco e stabile, dando così vita ad un leggero effetto favonio specie su Marche e Abruzzo.

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Nuova ondata di "caldo" all'orizzonte prima del possibile ribaltone

Nel medio periodo sembrerebbe essere ormai pronto a tornare l'anticiclone nord africano. I principali centri di calcolo ce lo avevano anticipato qualche giorno fa, ma la conferma è arrivata ancora una volta stamattina entrando così in un range temporale più robusto e "affidabile" con questo tipo di configurazione. Le temperature torneranno a salire gradualmente, specie nei valori massimi, mantenendosi diversi gradi al di sopra della media stagionale su buona parte del paese a partire dal prossimo giovedì.

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