
NEVE sulle colline intorno a ROMA con temporale nelle prime ore del giorno, era il 16 gennaio del 2002.

Configurazione sinottica tra il 15 e il 16 gennaio 2002, modello ECMWF – meteociel.fr
NEVE nei dintorni di Roma con temporale al mattino, era il 16 gennaio del 2002 – 16 gennaio 2018 – Era il 16 gennaio di 16 anni fa quando si verificava una delle più abbondanti nevicate nei dintorni di Roma, superata probabilmente solo dal 2012. La configurazione sinottica era caratterizzata da una piccola goccia fredda retrograda in movimento dai Balcani verso il Mar Tirreno dopo aver attraversato le regioni del Centro Italia. Due campi di alta pressione erano posizionati sull’Atlantico meridionale e sull’Europa orientale rispettivamente con valori al suolo intorno a 1030 e 1025 hPa. Dopo una giornata piuttosto fredda ma serena, nel corso della notte tra il 15 e il 16 Gennaio il cielo si copre sempre più intensamente ed intorno alle 3 neve copiosa comincia ad imbiancare le zone collinari intorno a Roma ed anche i quartieri settentrionali di Nuovo Salario, Fidene, Cassia e Colle Salario. Dopo una breve pausa, nella mattinata del 16 gennaio riprende a nevicare in maniera fitta fino alle ore 13 con tanto di temporale di neve accompagnato da fulmini e tuoni che lascerà un accumulo tra i 15 ed i 20 centimetri a seconda della quota […]

Neve 16 gennaio 2002, nella foto colline tra Morlupo e Rignano Flaminio
Il giorno 16 una struttura a due minimi interessa l’Italia centrale, il primo posizionato in Adriatico e il secondo sul Tirreno; questa configurazione favorisce le nevicate non solo sul versante Adriatico ma, se le temperature in quota lo permettono anche sul Tirreno fino in pianura o a quote di bassa collina. Dall’analisi della mappa delle temperature a 850 hPa (1500 metri circa), possiamo vedere come sul Lazio erano presenti valori di -4/-5°C, che consentono la discesa dei fiocchi di neve fino ai 200 metri circa. Teoricamente sarebbe bastato appena un solo grado in meno per Roma (per via dell’isola di calore). Ma per la campagna romana, trattandosi di una zona collinare con un’altezza che varia tra i 200 metri e i 400 metri s.l.m, un’isoterma di -5°C scarsi è stata sufficiente affinché le precipitazioni risultassero nevose […]
a cura di Francesco Cibelli
Laureato in Fisica dell'Atmosfera e meteorologia all'università di Roma Tor Vergata entro a far parte del team di CentroMeteoItaliano.it nel 2014 come meteorologo. Mi occupo giornalmente di previsioni meteo e bollettini ma anche della gestione dei modelli di calcolo per l'atmosfera e per il mare.