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Nubi madreperlacee: spettacolare tramonto alle isole Lofoten, Norvegia

di

centro meteo italiano

Le nubi madreperlacee è un fenomeno tanto spettacolare quanto rarissimo collegato alla formazione del buco dell’ozono.

Nubi madreperlacee spettacolare tramonto alle isole Lofoten, Norvegia2

Le nubi madreperlacee sono un fenomeno tanto spettacolare quanto rarissimo collegato alla formazione del buco dell’ozono. Fonte: via Severe Weather World

Nubi madreperlacee: spettacolare tramonto alle isole Lofoten, Norvegia – 02 gennaio 2017 – Guardando il cielo spesso ci si imbatte in strane formazioni nuvolose, alcune delle quali assolutamente innocue ed altre meno: un esempio possono essere queste bizzarre nubi fotografate in particolare alle isole Lofoten, Norvegia, con i cieli che si sono colorati dei colori dell’arcobaleno. Queste, conosciute anche come “polar stratospheric clouds”, da cui l’abbreviazione PSC, sono estremamente rare e si formano ad una altezza compresa tra i 15000 e i 25000 metri nella stratosfera, ovvero quella parte di atmosfera che va da circa 10 km fino a 50 km di altezza, caratterizzata da un aumento della temperatura. Il caratteristico colore viene dato dallo scattering dei cristalli che compongono la nube. […]

A causa della loro altitudine e della curvatura della superficie terrestre, le nubi madreperlacee, come si chiamano in italiano, vengono illuminate da sotto l’orizzonte e riflettono poi la luce del sole al suolo, risultando visibili in particolare poco prima dell’alba oppure dopo il tramonto. Non è affatto facile vedere delle nubi madreperlacee, perché, come detto, queste si trovano in stratosfera, un ambiente caratterizzato da una bassissima umidità, dove quindi le nubi, a differenza della troposfera, sono di difficile formazione: le PSC si sviluppano solamente durante i periodi estremamente freddi e vengono classificate in base alla loro composizione chimica e al loro stato fisico. E’ necessario che le temperature scendano fino a -78°C perché le nubi madreperlacee si formino: tali valori termici si raggiungono nella bassa stratosfera durante l’inverno polare, ma è possibile che anche forti venti in quota e profonde depressioni favoriscano la formazione di questo tipo di nube. […]

Nubi madreperlacee spettacolare tramonto alle isole Lofoten, Norvegia

Le nubi madreperlacee sono un fenomeno tanto spettacolare quanto rarissimo collegato alla formazione del buco dell’ozono. Fonte: via Severe Weather World

Esistono quattro tipi di nubi madreperlacee: il tipo I è quando la nuvola contiene acqua e acido nitrico e/o solforico, divise in due sottogruppi, rispettivamente il tipo Ia e Ib, dove la prima è quando la nube è formata da cristalli di acido nitrico, mentre la seconda è quando contengono acido solfidrico. Il tipo II invece sussiste quando la nube è formata solamente da cristalli di ghiaccio. Queste nubi non sono associate a nessun tipo di precipitazione ma sono tutt’altro che innocue, soprattutto quelle di tipo I: infatti le nubi madreperlacee sono direttamente collegate alla formazione del buco dell’ozono, perché supportano le reazioni chimiche che producono cloro, il quale catalizza proprio la distruzione dell’ozono.

a cura di Martina Rampoldi

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