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Rinvio versamenti fiscali a luglio: iniziato il pressing dei professionisti

Per evitare criticità, il governo potrebbe decidere di concedere un rinvio per il versamento degli adempimenti fiscali previsti nei prossimi giorni

Rinvio versamenti fiscali a luglio: iniziato il pressing dei professionisti
Rinvio versamenti fiscali

Un rinvio non ancora sicuro ma che, secondo tanti esperti, è da ritenere molto probabile

Il giornale Italia Oggi ha parlato dell’imminente attuazione del DPCM relativo al rinvio dei versamenti fiscali per il mese di luglio. Ecco cosa c’è da sapere riguardo all’atteggiamento dei professionisti nei riguardi di una misura simile. I professionisti stanno pressando il governo e il Ministero del Lavoro per ottenere il rinvio dei versamenti fiscali per il prossimo mese di luglio. Ormai, una situazione simile si verifica nel mese di giugno di ogni anno, e la stagione in corso non sembra destinata a fare eccezione. La data di scadenza fissata in origine è quella del 16 giugno, che però ha messo sempre in difficoltà numerose aziende. Quindi, il limite è stato procrastinato per il 30 dello stesso mese, anche se l’obiettivo resta sempre quello di rinviare tutto a luglio.

La lettera del presidente del Consiglio dei dottori commercialisti

Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, ha appena ricevuto una lettera da parte del presidente del Consiglio dei dottori commercialisti, Elbano De Nuccio. Quest’ultimo ha pressato anche il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Ruffini, per sollecitare il rinvio dei versamenti fiscali. La richiesta è dovuta all’esigenza dei contribuenti e dei commercialisti di rendere il calendario fiscale più ordinato e di adempiere agli obblighi prefissati senza alcun problema.

Il ritardo nell’elaborazione e nella compilazione delle dichiarazioni dei redditi

De Nuccio ha anche parlato dell’ormai classico ritardo nell’elaborazione e nella compilazione delle dichiarazioni dei redditi. Stavolta la situazione è dovuta al mancato utilizzo di determinati strumenti, che non sono stati forniti nei tempi prefissati. L’emergenza sanitaria ha messo in difficoltà anche questo settore e provocato una notevole crisi economica e dei mercati. I dati relativi alle ISA 2022 sono stati forniti solo a partire dallo scorso 4 maggio e l’affidabilità fiscale non può essere ancora analizzata in maniera ottimale. CONTINUA A LEGGERE…

I problemi anche per le software house

A tutto ciò, bisogna aggiungere che il ritardo nella compilazione e nell’invio delle dichiarazioni dei redditi e del 730 hanno reso la situazione ancora più complicata sotto l’aspetto organizzativo. Di conseguenza, le software house hanno dovuto far fronte a ulteriori conseguenze negative, non potendo usufruire delle applicazioni necessarie per la loro elaborazione. In un contesto così complicato, il rinvio dei versamenti fiscali sembra una delle poche ipotesi plausibili.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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