Sciopero scuola venerdì 14 febbraio 2020: lezioni a rischio, info stop e perché

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Previsioni meteo Italia 14 febbraio 2020

Condizioni meteo generalmente stabili previste al Nord per la giornata di venerdì 14 febbraio 2020. Peggiora al centro-sud, con precipitazioni sparse. Possibili nevicate sull'Appennino centrale al di sopra dei 1500-1600 metri. Temperature minime in rialzo al centro-nord, in calo al sud. Temperature massime in aumento su tutte le regioni.

Sciopero scuola venerdì 14 febbraio 2020: motivi, orari e lezioni a rischio

Venerdì 14 febbraio 2020 è previsto un nuovo sciopero generale del personale scolastico indetto dai sindacati ADL Cobas, CUB-SUR, SGB e USI-CIT, come riporta Scuolazoo.com. Ad incrociare le braccia, in una giornata di agitazione che riguarderà tutta Italia, saranno professori e collaboratori scolastici. Non è garantito dunque il regolare svolgimento delle lezioni. Previsti cortei di protesta in diverse città italiane, a Bologna ci sarà un presidio davanti all'Ufficio Scolastico Regionale (via de' Castagnoli 1) alle ore 9.30: lo sciopero, infatti, è stato indetto per manifestare le condizioni di grande precariato dei docenti nelle scuole.

Il comunicato dei sindacati

“Nel giro di pochi anni – recita il comunicato dei sindacati riportato da BolognaToday.it – la questione del precariato storico tra i docenti si è aggravata notevolmente – fanno sapere dal sindacato – e i numeri sono diventati allarmanti (circa 1/5 di tutto il personale è precario). Le possibilità di lotta sono state scoraggiate, frammentando il comparto con continue riforme del reclutamento, mirate più a favorire profitto per i venditori di titoli che la qualità dell’istruzione, che hanno messo gli uni contro gli altri i precarie hanno alimentato la logica dei ricorsi. L’accesso all’insegnamento per i neo laureati è stato fatto diventare un percorso ad ostacoli costosissimo e senza prospettive sicure. Il tutto per ottenere un lavoro pagato sempre meno e sfruttato sempre più. Per il rinnovo del contratto, scaduto da oltre un anno, sono previste risorse assolutamente insufficienti ed un iter che lascerà gli stipendi al palo per almeno un altro anno".

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