2010-2019 il decennio da record, il più caldo della storia delle rilevazioni
Con l’avvento del nuovo anno 2020, si è concluso il decennio più caldo della storia delle rilevazioni, almeno stando a ciò che riporta il WMO, acronimo di World Meteorological Organization, in italiano Organizzazione meteorologica mondiale. Un decennio in cui si sarebbe innalzato il livello degli Oceani grazie allo scioglimento dei ghiacci polari e in cui l’anomalia termica risulta superiore al resto delle decadi da quando si raccolgono i dati.
2015-2019 il lustro più caldo della storia
Mentre il singolo 2019 si candida ad essere il 2° o 3° anno più caldo della storia delle rilevazioni, prendendo in considerazione l’ultimo lustro (2015-2019) esso risulta essere indiscutibilmente il più caldo dall’era preindustriale, stando sempre a ciò che riporta il medesimo ente. Lo scioglimento dei ghiacci a cui in precedenza si è fatto riferimento avrebbe inacidito gli Oceani del 26% in più rispetto all’era preindustriale.
Aumenta la concentrazione di CO2
Dal medesimo rapporto del WMO emerge inoltre una sempre maggior quantità di concentrazione di CO2. Se nel 2018 si era battuto il record raggiungendo le 407,8 parti per milione, nel corso del 2019 le emissioni non sono diminuite. Anche l’anidride carbonica gioca un ruolo fondamentale dell’inacidificazione degli Oceani, con interi ecosistemi marini a rischio degradazione.
Aumenta di nuovo la fame nel mondo, oltre 820 milioni di persone hanno sofferto la fame
Può sembrare strano, ma anche la meteorologia può contribuire in maniera positiva o negativa sui dati della fame del mondo. Secondo il WMO infatti la variabilità climatica e gli eventi meteorologici estremi hanno provocato gravi crisi e hanno causato un nuovo incremento della fame del mondo: essa ha infatti interessato oltre 820 milioni di persone, dopo un decennio, il precedente, di continua decrescita.
Si teme un aumento di oltre 3°C entro la fine del secolo
Il segretario generale del WMO Petteri Taalas avrebbe reso noto che se non intraprendiamo subito delle azioni urgenti a favore del clima, andremo verso un aumento della temperatura di oltre 3°C entro la fine del secolo corrente, con impatti sempre più dannosi anche per l’essere umano. Queste dichiarazioni giungono dopo un inizio di 2020 piuttosto anticiclonico in Europa, con temperature fino ad oltre i +11°C registrati la settimana scorsa nel pieno del Circolo Polare Artico e fino a +18°C sulla costa norvegese.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.