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Spettro di Brocken: lo spettacolare fenomeno fotografato in Abruzzo

di

centro meteo italiano

Lo spettro di Brocken è una spettacolare illusione ottica che pone un’aureola luminosa attorno alle ombre: fenomeno fotografato in Abruzzo.

Ecco la spettacolare immagine di Luca Ninni a Schiavi d’Abruzzo, con un magnifico arco di Brocken. Fonte: montagna.tv

L’immagine di uno spettro di Brocken in Abruzzo sta facendo il giro del web

Avete mai sentito parlare dello spettro di Brocken? Si tratta di un fenomeno piuttosto raro, visibile solo in determinate condizioni: sta facendo quindi il giro del web la spettacolare immagine di questo evento fotografato lo scorso 21 novembre in Abruzzo, esattamente a Schiavi d’Abruzzo, in provincia di Chieti, da Luca Ninni. Come potete vedere qui a fianco, lo spettro di Broken è un’illusione ottica, con l’ombra dall’osservatore ingigantita e coronata nella sua parte più alta da un’aureola. Per questo motivo, l’arco di Brocken viene anche chiamato “gloria“. Questa aureola compare per via dell’interazione della luce del sole, che deve trovarsi basso, con le goccioline delle nubi che devono circondare l’osservatore.

Cos’è e perché compare questo strano fenomeno

Quando compare un arco di Brocken si hanno quindi due fenomeni: oltre all’aureola, l’ombra risulta anche ingrandita a dismisura. Questo apparente ingrandimento è dovuto al fatto che la superficie delle nubi viene giudicata alla stessa distanza degli oggetti visibili negli squarci tra le nuvole, i quali però si trovano ad una distanza molto maggiore, contribuendo all’illusoria grandezza dell’ombra. La gloria vera e propria poi consiste di uno o più anelli concentrici i quali assumono un colore che va dal rosso, all’esterno, al blu, all’interno, e si forma sulla testa dell’ombra. L’aureola a volte può essere scambiata per un arcobaleno circolare, ma si differenzia da questo proprio per via delle sue dimensioni, decisamente più ridotte: la dimensione angolare di una gloria varia infatti tra i 5° e i 20°, a seconda della grandezza delle goccioline, le quali devono avere grandezza uniforme perché possa comparire.

L’arco di Brocken, spettacolare ma innocuo

Come accade per gli arcobaleni, la gloria è centrata nel punto antisolare, punto immaginario sulla sfera celeste esattamente di fronte al sole dal punto di vista di un osservatore: questo punto in questo caso, coincide proprio con l’ombra della testa della fonte. Dal momento che questo punto è, per definizione, diametralmente opposto alla posizione nel cielo del Sole, si trova sempre sotto l’orizzonte dell’osservatore: è quindi necessario, per vedere una gloria, che le nuvole siano collocate sotto il punto dove si trova la fonte. La spiegazione scientifica dell’arco di Brocken è ancora oggetto di dibattiti e di ricerca: secondo alcune teorie potrebbero essere coinvolte le onde superficiali oppure quelle classiche mediante dei trasferimenti di energia senza interazione o con interazioni multiple tra raggi e goccioline.

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