
Super tifone Hagibis, venti fino a 260 km/h e raffiche anche superiori
Quella che lo scorso 3 ottobre era diventata la 38esima depressione tropicale a formarsi nel Pacifico nord occidentale, dove, ricordiamo, la stagione delle tempeste dura tutto l’anno, ora è un violento super tifone, ribattezzato Hagibis. In particolare, Hagibis è diventato una tempesta nelle prime ore di sabato 5, mentre domenica era stato classificato già come un tifone. Da qui, in poche ore, ha avuto un’intensificazione rapidissima, passando da tifone di categoria 1 a categoria 5 in meno di 24 ore. Le isole più settentrionali dell’arcipelago delle Marianne, la maggior parte delle quali è fortunatamente disabitata, hanno sperimentato il passaggio di questo violento tifone, le cui raffiche si stima che abbiano raggiunto i 315 km/h, prima che Hagibis iniziasse la sua marcia di avvicinamento al Giappone.
Hagibis è il quarto sistema di categoria 5 del 2019
Come detto, il super tifone Hagibis è stato classificato come tempesta di categoria 5 mentre attraversava le Isole Marianne settentrionali, diventando il quarto sistema, durante il 2019, a rivelarsi così potente. Oltre ad Hagibis infatti, tale categoria era stata raggiunta solamente dal super tifone Wutip, e dagli uragani Dorian e Lorenzo (ricordiamo che uragani e tifoni sono lo stesso fenomeno, quello che cambia è solo il luogo interessato: in particolare questi sistemi sono chiamati tifoni in Asia, uragani nelle Americhe e cicloni nell’Oceano Indiano). Sia Wutip, il più potente tifone ad essere mai stato registrato nel mese di febbraio sul Pacifico, sia Lorenzo, che invece è risultato il più potente uragano, nonché il primo con venti oltre 250 km/h, a solcare le acque dell’Atlantico centrale, hanno raggiunto il loro picco di potenza con venti medi fino a 260 km/h. Dorian invece è stato ancora più violento, con venti medi fino a 295 km/h al momento del landfall sulle Bahamas.
Tokyo nella traiettoria della tempesta, possibile landfall vicino alla capitale

Hagibis si dirige verso Tokyo, la capitale del Giappone, dove è atteso nelle prossime ore come potente tifone. Fonte: jma.go.jp
Dopo essere transitato sulle Isole Marianne, Hagibis si sta muovendo a circa 20 km/h verso Nord-Nord Ovest, in direzione della principale isola del Giappone, Honshu, con venti medi fino a 225 km/h e raffiche prossime ai 270 km/h. Si tratta dunque ancora di un violento categoria 4, con Hagibis che comunque dovrebbe indebolirsi continuando la sua marcia di avvicinamento al paese del Sol Levante. Secondo le ultime uscite dei principali modelli meteo, questo tifone potrebbe compiere il suo landfall proprio nei pressi della capitale Tokyo, da diversi giorni sull’esatta traiettoria della tempesta, probabilmente come tifone di categoria 2. Tutto il paese però risentirà dell’avvicinamento di questo violento sistema, con Hagibis che ha stravolto anche il Gran Premio di Formula 1.
Il programma del Gran Premio di Formula 1 stravolto per il tifone
In questo momento, il super tifone Hagibis ha quasi raggiunto il Giappone, il quale, stando alle ultime uscite dei principali modelli, dovrebbe dirigersi proprio verso la capitale Tokyo. Come detto però, tutto il Giappone risentirà dell’arrivo del tifone: le prime bande di precipitazione hanno già raggiunto il paese del Sol Levante, stravolgendo anche il programma della Formula 1, con le qualifiche annullate e spostate alla mattinata di domenica, se le condizioni meteo dovessero migliorare. Non solo però, perché sono state cancellate anche alcune partite del mondiale di rugby, tra cui Italia-Nuova Zelanda, proprio a causa dell’arrivo di questo violento tifone.
Già domenica tempo in miglioramento con il tifone verso Nord Est
Secondo le ultime uscite dei modelli, Hagibis interesserà il Giappone soprattutto nella giornata di sabato 12, prima di compiere il suo landfall nelle prime ore di domenica proprio nei pressi della capitale Tokyo come tifone anche di categoria 2. A seguire, Hagibis dovrebbe continuare a muoversi verso Nord Est, allontanandosi quindi dal Giappone e muovendosi verso il Pacifico settentrionale: da domenica quindi il tempo dovrebbe tornare a migliorare, con le ultime fasi maltempo soprattutto sulle isole più settentrionali del paese del Sol Levante.
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