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Temporale: un fenomeno atmosferico tipico della stagione primaverile

di

centro meteo italiano

Il temporale è uno tra i fenomeni atmosferici più intensi e necessitano di precise condizioni atmosferiche, vediamo cosa sono e come si formano.

Temporale: un fenomeno atmosferico tipico della stagione primaverile – 4 Aprile 2018 – La stagione primaverile è il periodo dell’ anno più instabile sull’ Italia meteorologicamente parlando. Piogge, rovesci, e temporali sono spesso i principali protagonisti sullo scenario meteo, ma cosa sono i temporali e come si generano? Quali sono i segnali premonitori della formazione di un temporale? Affinché si possa sviluppare un temporale l’ atmosfera deve risultare instabile. Si dice che l’ atmosfera è in condizioni d’ instabilità quando masse di aria calda si solleva dal suolo verso l’ alto. L’ aria più calda in sollevamento si raffredda e il vapore acqueo in essa contenuto condensa producendo della nuvolosità cumuliforme. Necessario che l’ aria calda si sollevi e che in quota ci sia la presenza di aria più fresca, in modo che possa svilupparsi il cumulonembo che darà vita al temporale. Questi fenomeni sono tipici delle zone interne dell’Italia durante le ore pomeridiane. Il temporale si manifesta con fulmini, improvvise folate di vento e precipitazioni anche intense spesso sotto forma di rovesci o grandine.

Questi fenomeni sono più frequenti nelle aree interne durante le ore pomeridiane quando le masse di aria calda riescono a sollevarsi in maniera significativa e se osserviamo un temporale da una certa prospettiva noteremo la nube detta cumulonembo, l’ incudine di cirri alla sua sommità ed eventuali mammatus visibili alla base dell’ incudine durante la fase di decadenza. 

a cura di Roberto Schiaroli.

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