Il “termometro dei poveri”: scopriamo insieme perchè si può conoscere la temperatura solamente ascoltando il cri-cri dei grilli.
Il “termometro dei poveri”: quando si può conoscere la temperatura ascoltando i grilli – 18 luglio 2016 – Forse non tutti sanno che da sempre i grilli sono considerati come i “termometri dei poveri”, espressione che nasce dall’osservazione che il frinire di questi animali aumenta o diminuisce in relazione alla temperatura atmosferica. Infatti, se volessimo conoscere la temperatura dell’ambiente e fossimo sprovvisti di strumenti adeguati, proprio i grilli, qualora presenti, potrebbero fornirci un valido aiuto. […]
Il cri-cri dei grilli infatti è direttamente proporzionale con la temperature, ovvero aumenta quando le temperature aumentano e diminuisce quando queste si fanno più fresche. Questa regola vale soprattutto per una specifica specie di grilli, ovvero gli Oecanthus fultoni, che sono particolarmente diffusi in America settentrionale: proprio un americano, Amos Dolbear, formulò anche una legge empirica associando il numero dei friniti di questi grilli con la temperatura esterna. […]
La Legge di Dolbear infatti permette di risalire alla temperatura ambiente contando il numero di friniti del grillo nell’arco di 8 secondi: a questo numero andrà poi aggiunto 5, trovando così il valore in gradi Celsius dell’ambiente esterno. Nel caso in cui volessimo quindi conoscere il valore della temperatura dell’ambiente ma senza la possibilità di avere sotto mano un termometro vero e proprio, i grilli possono fornirci un’alternativa molto valida, motivo per cui sono anche chiamati “termometri dei poveri”.
a cura di Martina Rampoldi