Terremoto sud Italia, la Protezione Civile: altre scosse in quella zona, ecco come agire
Venerdì 15 marzo 2019 due scosse di terremoto sono state registrate in Calabria: ecco le dichiarazioni della protezione civile
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Terremoto Calabria, due scosse venerdì 15 marzo 2019
Nella giornata di venerdì 15 marzo 2019 due scosse di terremoto di magnitudo 3.3 e 2.5 sono state registrate in provincia di Vibo Valentia, a Francica e Mileto: la Protezione civile ha diramato un comunicato in merito, ricordando che pur non avendo provocato danni a persone o cose, i due eventi sismici hanno ricordato che la Calabria è una regione ad altissimo rischio sismico.
Le scosse in Calabria sono “fisiologiche"
Le due scosse di terremoto registrate in mattinata, fa sapere la Protezione Civile, sono fisiologiche, legate alla normale dinamica della Calabria e alla sua posizione geografica. La regione, infatti, si trova proprio nella zona di contatto tra la placca africana e quella europea, che si avvicinano alla velocità di circa un centimetro ogni anno. In questo moto di convergenza, le rocce calabresi sono sottoposte ad enormi stress e di tanto in tanto si rompono, generando terremoti che ovviamente non sono prevedibili.
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Individuate le aree a maggior rischio
Gli studiosi, stando a quanto riportato dal Quotidiano del Sud, hanno però individuato le aree a maggior rischio, ovvero quelle zone dove si sono già verificate scosse di terremoto e dove probabilmente in futuro se ne verificheranno altre. Non è noto alla Protezione civile il momento preciso in cui accadrà il prossimo evento sismico ma è possibile sapere dove potrà avvenire. La considerazione, quindi, è semplice: non si può evitare che si verifichino terremoti ma è possibile renderli “innocui” tramite la prevenzione, che si fa anche con le scelte di ogni giorno.
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I consigli in caso di terremoto
Quando ad esempio si decide di costruire una casa, conclude la Protezione Civile, va rispettata la rigida normativa antisismica. Stesso discorso quando si decide di ristrutturare la propria abitazione adeguandola alla norma, anche grazie ai contributi statali, conoscendo il piano di protezione civile del proprio comune e le buone pratiche da mettere in campo prima, durante e dopo una scossa di terremoto. Quali? Tra i consigli ci sono quelli di fissare alle pareti scaffali, librerie e altri mobili alti; appendere quadri e specchi con ganci chiusi ma non solo. Ricordiamoci, ribadisce la Protezione Civile, che sono le case e le cose che cadono a uccidere, non il terremoto.
Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.