Tra tamponi salivari, vaccini e Green Pass ecco come si tornerà a scuola in Sicilia
La Regione Sicilia si sta organizzando in vista dell’imminente riapertura delle scuole. Al centro del dibattito il monitoraggio della salute dei bambini in fascia d’età 6-12 anni, ossia quelli che, al momento, non possono sottoporsi al vaccino. Il piano prevede informazione sulla campagna vaccinale, test salivari da eseguire a casa e consegnare alla scuola e tamponi gratuiti per tutto il personale scolastico che, per motivi medici, non può essere vaccinato. Da leggere anche Coronavirus, in arrivo il decreto sul Super Green Pass: ecco come funzionerà
Riaprono le scuole: come si sta organizzando la Sicilia
Nonostante la campagna vaccinale a livello nazionale stia procedendo in modo abbastanza soddisfacente non è ancora giunto il momento di cantare vittoria perché il Covid-19 non è ancora sconfitto. Soprattutto in certe regioni, come ad esempio la Sicilia, è ancora altissimo il rischio di finire nuovamente in zona gialla o addirittura arancione in quanto contagi e ricoveri in reparti ordinari e di terapia intensiva continuano ad aumentare. Tra pochi giorni si presenterà un’ulteriore sfida da affrontare: la riapertura delle scuole in presenza. Un evento da affrontare con prudenza e massima organizzazione.
Il piano anti-Covid di Lagalla e Razza
Gli assessori Lagalla e Razza stanno terminando la messa a punto del piano anti-Covid atto a rendere la riapertura delle scuole un evento da poter gestire in sicurezza. Come prima cosa stanno pensando di organizzare delle campagne vaccinali all’interno degli istituti, così da incentivare i reticenti a sottoporsi al vaccino. Contestualmente, i medici che si metteranno a disposizione per inoculare i vaccini a chi si prenoterà, si renderanno disponibili anche a fornire tutte le spiegazioni sull’argomento e a dissipare eventuali dubbi. La seconda strategia sarà quella di chiedere la collaborazione delle famiglie dei bambini in fascia d’età 6-12 anni per sottoporre i piccoli a test salivari. Si tratta di masticare una spugnetta al risveglio e consegnarla a scuola: un esame non invasivo che permetterebbe di individuare precocemente eventuali positivi e, così, bloccare sul nascere eventuali focolai d’infenzione. Infine, per i dipendenti scolastici ritenuti non idonei al vaccino potrebbero essere messi a disposizione tamponi gratuiti. CONTINUA A LEGGERE…
Chi avrà diritto ai tamponi gratis
Se verrà approvata l’iniziativa dei tamponi gratis per i dipendenti scolastici non vaccinati varrà solo ed esclusivamente per i soggetti che potranno dimostrare, certificato medico alla mano, di non essere stati ritenuti idonei all’inoculazione del vaccino. Coloro che, invece, sceglieranno di non vaccinarsi per scelta personale saranno costretti ad eseguire un tampone ogni due giorni pagandolo di tasca propria.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.