Alga tossica rivelata in mare in Italia, ecco cosa può succedere e dove è stata localizzata
Brutte notizie per i frequentatori delle spiagge pugliesi: un’alga tossica, come riportato da Borderline24.com, è stata rinvenuta nelle acque di alcune località della regione seminando ansia tra i bagnanti. A rilevare tale sostanza è stata l’Arpa, la quale ha rintracciato tracce di questa alga a Giovinazzo, nei pressi di Riva del Sole, a Torre Canne e Porto Badisco ma anche a Bisceglie, Molfetta, Santo Spirito, San Giorgio, Monopoli, Forcatella, Apani, Torre Columena e Baia d’Argento. Si tratta dunque di una sostanza che può causare problemi di salute a chi ne entra in contatto. ECCO GLI ESAMI DA FARE PER MONITORARE LA SALUTE SUPERATI I 50 ANNI
Quali sintomi può causare l’alga
L’alga tossica in questione, rinvenuta nelle acque della Puglia, libera una tossina particolare se si frantuma sulle rocce: questa sostanza può causare riniti, congiuntiviti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre e dermatiti. L’Arpa, dunque, invita a non sostare nelle zone rocciose e in presenza di vento nelle aree in cui è stata riscontrata la Ostreopsis ovata e a non consumare frutti di mare crudi sempre provenienti dalle stesse aree. Le acque delle località sopracitate, ovviamente, sono state chiuse alla balneazione e le autorità competenti sono impegnate nella purificazione del mare. ECCO COME FARE PER BRUCIARE PIÚ GRASSI MENTRE SI DORME
Entro quando passano i sintomi
L’alga tossica non è visibile ad occhio nudo: si colloca sul substrato sabbioso o roccioso e provoca la morte di tutti gli organismi che vi vivono, esaurendo l’ossigeno a loro disposizione e lasciando una situazione desolata. La sua fioritura può causare un’intossicazione anche per l’essere umano: i sintomi compaiono solitamente entro 2-6 ore dall’esposizione e si risolvono entro le 24. GELATO, ECCO I GUSTI CHE FANNO PARTICOLARMENTE BENE ALLA SALUTE
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Divieto di balneazione se il livello è troppo alto
In Italia, come stabilito dalla legge, vengono costantemente effettuati monitoraggi in aree a rischio di alga tossica. In caso di superamento della soglia critica è necessario correre ai ripari. Nei casi più estremi si procede con il divieto di balneazione per evitare che i bagnanti siano esposti all’alga tossica.
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