Torna il pericolo malaria: ecco cosa c’entra il cambio climatico e cosa può succedere
Il cambio climatico “alleato” della malaria: questo l’allarme lanciato dal Ministero della Salute, come riporta il sito PmlDaily.it il quale fa presente che il surriscaldamento del pianeta e tutto ciò che sta accadendo alla Terra può agevolare la diffusione di questa temibile malattia, tipica degli stati africani ma che può espandersi anche in Europa e in Italia. E proprio dall’Africa arriva il primo segnale di malaria risvegliata dal clima…
Cosa è successo
In Uganda e in Burundi, spiega il bollettino del Ministero della Salute locale, negli ultimi due mesi la malaria ha colpito oltre due milioni di persone con un particolare picco a giugno (40% in più di contagi rispetto allo scorso anno) e diverse vittime. Non una novità, purtroppo, considerate le scarse condizioni igieniche di gran parte del continente nero. Cosa c’entrerebbe dunque il clima? Il Ministero ritiene che le piogge prolungate del mese di giugno abbiano creato un ambiente ideale per le zanzare che trasmettono la malaria. Il che rappresenta una minaccia per l’intero pianeta…
Lo scenario in Europa e in Italia
Il clima in continua evoluzione, infatti, sta portando la malaria (e i suoi animali portatori) in Asia Centrale e in Turchia, proprio alle porte dell’Europa: anche in quei paesi si stanno sempre più diffondendo le cosiddette “piogge tropicali” che favoriscono la proliferazione di zanzare e altri piccoli insetti che possono trasmettere la malattia. L’Italia è al momento “fuori pericolo” ma non è escluso che possa rientrare nella “zona X” entro qualche anno. Oltre alla malaria c’è il rischio di contrarre altre malattie pericolose (soprattutto in Europa meridionale) come febbre dengue, leishmaniosi, chikungunya e encefaliti da morso di zecca.
Che cos’è la malaria e come si trasmette
La malaria è una malattia infettiva causata da un protozoo, un microrganismo parassita del genere Plasmodium, che si trasmette all’uomo attraverso la puntura di zanzare del genere Anopheles. Le zanzare infette sono dette “vettori della malaria” e pungono principalmente tra il tramonto e l’alba. La malaria, che si trasmette esclusivamente attraverso la puntura della zanzara Anopheles, costituisce la principale causa di morbilità e mortalità in numerose nazioni. In Italia è scomparsa a partire dagli anni ’50 e i casi di malattia che si verificano, comunque, ogni anno nel nostro paese sono legati soprattutto ai turisti che rientrano da stati malarici e all’immigrazione da quelle nazioni.
(Fonte Salute.Gov.it)
I sintomi della malaria
La malaria può presentarsi con sintomatologia variabile e aspecifica: nella maggior parte dei casi si presenta con febbre accompagnata da altri sintomi quali brividi, mal di testa, mal di schiena, sudorazione profusa, dolori muscolari, nausea, vomito, diarrea, tosse. I primi sintomi possono essere lievi e difficili da attribuire alla malaria. Se non viene trattata entro 24 ore, la malaria da Plasmodium falciparum può evolvere in una malattia grave, che in molti casi porta alla morte.
(Fonte Salute.Gov.it)
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.