Il Ministero della Salute ha ritirato un noto formaggio Dop del Bergamasco: ecco i motivi
In quest’ultimo periodo, le allerte alimentari non risparmiano neanche i prodotti della nostra tradizione culinaria. Nemmeno quelli che, per definizione, dovrebbero rispondere a elevati standard di sicurezza. Stavolta, a trovarsi nel mirino, è un formaggio DOP del Bergamasco molto apprezzato dai consumatori di tutta Italia, del quale il Ministero della Salute ha disposto il ritiro di alcuni lotti. Il motivo, reso noto tramite comunicazione ufficiale il 5 gennaio 2021, è la presenza di una contaminazione da parte di un batterio normalmente presente in natura, ma ad alto potenziale infettante. LEGGI ANCHE Allerta Alimentare, una nota pappa alimentare è stata ritirata dagli scaffali: ecco il motivo.
ALLERTA ALIMENTARE PER FORMAGGIO DOP CONTAMINATO DA LISTERIA
La referenza ritirata dai banchi salumeria e gastronomia è il Formai de Mut dell’Alta Val Brembana DOP, un formaggio a base di latte vaccino dal sapore delicato e, di solito, commercializzato con stagionatura a 6 mesi. A far scattare il campanello d’allarme è stata la presenza di Listeria Monocytogenes in 25 g di parte edibile. Un batterio in grado di proliferare a basse temperature e rilevato nelle forme intere, destinate al taglio in vari punti vendita.
LISTERIA MONOCYTOGENES, UN MICRORGANISMO INSIDIOSO
Questo batterio, di comune riscontro sul terreno, in acqua e fra le specie vegetali, vive anche in presenza di sale ad alte concentrazioni, a bassa temperatura (2-4°C ). In molti casi, provoca disturbi simili a quelli della Salmonella: dolori muscolari, dissenteria e sensazione di nausea con febbre più o meno elevata rientrano fra i sintomi più comuni, risolvibili grazie a una terapia antibiotica di durata variabile. Ma non mancano forme più severe e, talvolta, a decorso mortale, per le quali è indispensabile il ricovero, accompagnate da rigidità cervicale, emicranie molto forti e repentine perdite di equilibrio.
I DATI IN ETICHETTA PER IL RICONOSCIMENTO DEI LOTTI
La comunicazione ufficiale risale a meno di ventiquattro ore fa e potrebbe non aver coperto integralmente la rete di vendita. In attesa che tutti gli interessati leggano la circolare e prendano provvedimenti, i consumatori potranno verificare le informazioni mediante la lettura delle etichette, in modo da evitare l’acquisto o richiedere la sostituzione del prodotto. La ragione sociale dell’azienda corrisponde al nominativo di Paganoni Gianfranco, in via Torchio 3 nel comune di Isola di Fondra (BG); lo stabilimento, invece, è riconoscibile tramite il codice IT 03 994 CE e si trova in una frazione di Moio de Calvi (BG), Alpe Torragella. Quanto ai lotti di produzione, risultano contaminati quelli del 22, 24, 25, 28 e 30 giugno, mentre per il mese di luglio le date vanno dal giorno 1 all’8, ad esclusione del 4. L’anno di riferimento è, ovviamente, il 2020.
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