Allerta alimentare, l'Asl sequestra noti snack, contenevano carne avariata: ecco dove è successo
Nelle etichette italiane non si faceva alcuna menzione della presenza di carne di pollo o di maiale: scoperta una maxi frode alimentare
L'Asl di Napoli ha sequestrato oltre 20 mila tonnellate di snack venduti come prodotti per vegani per frode alimentare
Una vasta operazione coordinata dall'Asl di Napoli ha portato alla scoperta (e al sequestro) di una ingente quantità di snack vegan prodotti in Cina dal contenuto pericoloso per la salute dei consumatori. Si è scoperto che questi snack contengono carne infetta e che quindi sarebbero tutt'altro che vegani. I controlli sono stati effettuati in diversi punti vendita nel mese di novembre. Oltre ai punti vendita sono stati passati al setaccio anche diversi depositi dove questa merce veniva stoccata.
Oltre 20 tonnellate di merce sequestrata
L'operazione condotta dall'Asl ha portato al sequestro di 20 tonnellate di prodotti alimentari di vario tipo, fra i quali anche snack cinesi vegani infarciti con carne di pollo e maiale a dispetto del contenuto dell'etichetta che riportava solo la presenza di prodotti vegetali. Il fatto più grave è che alcuni campioni di carne sono risultati contaminati dalla peste suina. Per questa ragione le autorità competenti hanno deciso di estendere i controlli in tutto il Paese. Tra gli snack sottoposti a sequestro anche dei salamini di soia.
La frode alimentare e i rischi per i consumatori
Si è scoperto che, mentre le etichette cinesi indicavano la presenza di carne di maiale o di pollo, nelle etichette italiane non si faceva alcuna menzione della presenza di queste sostanze. Una gravissima frode alimentare che ha messo a rischio la salute dei consumatori italiani, anche per il fatto che in diversi campioni di carne sono stati ritrovati elementi positivi alla peste suina africana (Psa), un virus che non è mortale per gli esseri umani, ma che può rappresentare una minaccia concreta per gli animali.
Il provvedimento di sequestro
Il primo provvedimento emesso dalle autorità preposte è stato quello di bloccare l’importazione di interi lotti di questi snack vegani cinesi. Sono stati anche intensificati i controlli per verificare che i prodotti analoghi venduti in Italia siano conformi o meno agli standard di qualità richiesti dalle normative vigenti.
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