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Allerta Alimentare, maxi richiamo di panini, tramezzini e focacce: oltre 100 prodotti interessati. L’avviso del Ministero della Salute

Panini, tramezzini, focacce e piade ritirate dai supermercati italiani, serio rischio per la salute dei cittadini: l'allerta alimentare

Allerta Alimentare, maxi richiamo di panini, tramezzini e focacce: oltre 100 prodotti interessati. L’avviso del Ministero della Salute
Foto Pixabay

Il Ministero della Salute ha richiamato dal mercato alcuni alimenti: ecco quali e cosa succede

Nuova allerta alimentare in Italia: il Ministero della Salute ha disposto il ritiro dal mercato di una serie di alimenti potenzialmente pericolosi per i consumatori. Si tratta di oltre cento articoli, come spiegato nel comunicato ufficiale presente sul sito dell’ente nazionale, tra panini, tramezzini e focacce. Il richiamo è datato 5 luglio e, di conseguenza, ha effetto immediato. Ecco tutti i dettagli e cosa rischiavano gli italiani.

L’allerta alimentare

Il Ministero della Salute ha segnalato un maxi richiamo di prodotti alimentari tra panini, tramezzini, pinse, piade e focacce confezionate di vario tipo a causa della possibile presenza di Listeria monocytogenes per contaminazione degli ambienti e delle superfici di lavoro nello stabilimento del produttore. L’avviso di richiamo interessa ben 123 prodotti alimentari venduti con diversi marchi in tutta Italia ma prodotti dalla stessa ditta, la Alba Tramezzini spa. Il maxi richiamo infatti fa seguito a un precedente richiamo di un lotto di tramezzini disposto dallo stesso produttore in via precauzionale per rischio listeria.

Gli alimenti da evitare

Nell’avviso di richiamo non sono specificati tutti i marchi interessati ma tra di loro vi sono alcuni marchi noti anche della grande distribuzione come Idea Fresco, Buono e Fresco, Eataly, Sigma, Sisa e Penny Market. L’avviso spiega che sono coinvolti tutti i lotti da L160 a L180 e da 24160 a 24180, con le date di scadenza fino al 12 ottobre 2024. Si consiglia dunque, nel caso in cui siano state acquistate delle confezioni di questi alimenti, di riportarle nel punto vendita (dove saranno smaltite) per ottenere un rimborso o un buono dello stesso valore dei cibi riconsegnati.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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