L’etichetta del lotto di parmigiano conterrebbe indicazioni errate: ecco il motivo del ritiro
Le allerte alimentari non sempre vengono diramate per iniziativa delle autorità sanitarie. Alcune volte sono le stesse catene di supermercati a provvedere al ritiro dei prodotti che vengono esposti sugli scaffali dopo avere rilevato alcune anomalie. Esattamente come nel caso del provvedimento emesso da Esselunga, la nota catena dei supermercati, che ha provveduto al ritiro di alcuni lotti di confezioni di parmigiano.
Il prodotto ritirato
L’allerta alimentare, nello specifico, riguarda alcune confezioni di Parmigiano Reggiano (Grana Padano), che contengono alcuni errori di etichettatura su determinate confezioni. Sappiamo che tutti i produttori sono obbligati a dover scrivere solo cose veritiere nelle proprie etichette, altrimenti sono obbligati a dover ritirare il prodotto. Nello specifico, alcune buste conterrebbero la dicitura Grana Padano e non Parmigiano Reggiano. Un errore che all’apparenza potrebbe apparire veniale, ma in realtà sta contravvenendo a precise norme.
Il lotto ritirato
La stessa catena di supermercati ha spiegato con una nota ufficiale, che il prodotto ritirato è il lotto “P1843 e il prodotto è venduto in porzione sottovuoto da 800-900 g circa, con Termine minimo di conversazione 01-04-2023″. Chiunque avesse acquistato il prodotto dovrà stare bene attento al lotto che presenta queste anomalie non di poco conto soprattutto per coloro che soffrono di allergie al lisozima, un ingrediente dell’uovo. CONTINUA A LEGGERE…
I motivi del ritiro
Nello specifico, il problema sorge perché “alcune confezioni etichettate come Parmigiano Reggiano in realtà potrebbero contenere Grana Padano dove sappiamo che il lisozima, un conservante, derivante dall’uovo, è presente in buone quantità. Per chi soffre di allergia a questo conservante, non è indifferente ingerire Parmigiano Reggiano o Grana Padano. Ecco perchè è stata diramata l’allerta alimentare.
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