Allerta alimentare, partita di cozze era invasa da batteri e tossine: ritirata dai mercati

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I controlli del RASFF individuano diversi lotti di cozze contaminate provenienti dalla Spagna

E' allerta alimentare per una partita di Cozze ritirate dal mercato europeo. L’allerta alimentare interessa alcuni lotti di Mytilus galloprovincialis che sono risultati contaminati da batteri nocivi per la salute. Il provvedimento è stato emanato dal Rapid Alert System for Food and Feed – Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi – che ha agito tempestivamente ed ha impedito al prodotto alterato di giungere nei mercati europei. Le cozze vive anche se importate in Italia, vengono purificate nel nostro Paese. Il sistema di controlli ha consentito l’individuazione di una notevole quantità di Mytilus galloprovincialis contaminata dall’ Escherichia Coli. Le cozze alterate sono state allevate in Spagna e contengono una percentuale di batterio fino a 330 MPN per 100 grammi di prodotto. Leggi anche Allerta alimentare, nota marca di tonno ritirata per alti livelli di mercurio. 

I rischi legati all'Escherichia Coli

L’ Escherichia Coli è molto pericoloso per l’uomo, può infatti causare diverse malattie come la colite emorragica, le infezioni urinarie, la meningite ed anche diverse malattie del tratto gastroenterico di grave entità. I controlli del RASFF hanno rilevato contaminazioni anche in alcuni lotti di cozze congelate. Questi prodotti sono piuttosto diffusi in Italia e la loro distribuzione avviene per lo più attraverso i supermercati ed i negozi che vendono pesce congelato. Le Mytilus galloprovincialis contaminate sono sempre di origine spagnola ed è stata individuata la presenza di alcune tossine responsabili della Sindrome diarroica da molluschi bivalvi.

I sintomi legati alla patologia

La patologia neurotossica causa nell’uomo disturbi gastrointestinali di varia entità per possono protrarsi anche per giorni. La malattia pertanto può causare disidratazione ed altre conseguenze molto serie soprattutto nei soggetti più fragili. I controlli effettuati dalla RASFF hanno impedito ai prodotti contaminati di giungere sul mercato, le cozze infatti sono state sequestrate all’origine e sono state smaltite nel rispetto della disciplina vigente. L’ente pertanto non ha ritenuto opportuno comunicare i lotti alterati dai batteri ai consumatori europei.

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