Il Ministero della Salute ha pubblicato una nota in cui ha reso noto di aver ritirato un lotto di involtini primavera
Il Ministero della Salute ha diramato nella giornata di ieri una nuova allerta alimentare per un lotto di involtini venduti nei supermercati sui quali è stata rinvenuta la presenza di corpi estranei metallici. Si tratta di un lotto di involtini primavera che si acquistano surgelati per gustarli comodamente a casa. Nella fattispecie, il prodotto ritirato è un mini involtino primavera che viene venduto presso la nota catena di distribuzione, Migross.
Il lotto ritirato
Gli involtini in questione vengono venduti dall’azienda CGM Srl di Rione Pollenza Scalo 85, a Pollenza, in provincia di Macerata. Il prodotto ritirato viene venduto in confezioni da 1 chilo, con il numero di lotto 230701 e la data di scadenza 01/07/2025. La ragione dell’avvenuto ritiro va addebitata alla presenza di corpi estranei metallici. La nota ufficiale del Minisgtero della Salute non ha specificato altri dettagli sul materiale trovato all’interno degli involtini primavera, per cui si attendono ulteriori delucidazioni.
Cosa fare
Chi ha acquistato tali prodotti non dovrà assolutamente consumarli. Il ministero della Salute consiglia di riportarli nel punto vendita dove sono stati acquistati, in modo da ottenere la sostituzione o il rimborso. Nel provvedimento di ritiro si specifica che questa grave decisione è dettata solo da esigenze cautelative, quindi si tratta solo di un rischio potenziale e non certo. Il prodotto viene venduto nei 30 punti vendita Migross, distribuiti in diverse città del nord Italia.
L’importanza di rimanere sempre aggiornati
Per tutti i consumatori il consiglio è sempre quello di monitorare con una certa costanza il sito del Ministero della Salute, dove vengono pubblicati quotidianamente allarmi inerenti i prodotti alimentari in vendita sul territorio nazionale. Ogni giorno il sito viene aggiornato con nuovi richiami che interessano prodotti alimentari venduti nelle grandi catene di distribuzione e che presentano qualche anomalia nella produzione o nell’etichettatura. Nella maggior parte dei casi, i prodotti vengono ritirati per rischio microbiologico.
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