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Allerta alimentare, è stato richiamato lotto di peperoncino per rischio chimico

Allerta alimentare, il ministero della Salute ha provveduto a ritirare alcuni lotti di un peperoncino macinato

Allerta alimentare, è stato richiamato lotto di peperoncino per rischio chimico
Allerta alimentare, ritirati due lotti di una nota acqua minerale

Ossido di etilene, nuova allerta alimentare per rischio chimico

Nuova allerta alimentare da parte del Ministero della Salute, che questa volta richiama un lotto di peperoncino per rischio chimico. L’avviso è stato diramato sul sito del ministero il 14 gennaio scorso. Secondo quanto riportato nell’ordine di richiamo del ministero, ad esserne interessati sono alcuni lotti di peperoncino macinato a marchio Shapur, prodotto nello stabilimento della Compagnia Italiana Shapur Snc, in via Rossano 2, a Treviglio (Bergamo). Il richiamo è partito dopo aver riscontrato nel peperoncino una quantità superiore al limite consentito di ossido di etilene, un pesticida molto diffuso e che può dare effetti collaterali all’organismo. Da leggere anche Allerta alimentare, ritirato lotto di un noto preparato a base di pomodoro

I lotti interessati

Già nei scorsi mesi, altri prodotti tra i quali integratori e semi di sesamo, sono stati richiamati dal commercio per la presenza della stessa sostanza. I due lotti interessati al richiamo dal commercio per rischio chimico sono :

S21005-20/N e S21005-41/N

Il primo riporta come data di conservazione, febbraio 2023 e il secondo marzo 2023. Le confezioni di peperoncino macinato è venduto in vasetti da 25g o 30g, in busta da 500g e 1000g, nonché in barattolo da 400 grammi e sacco da 25Kg. Chiunque avesse acquistato del peperoncino in polvere del marchio Shapur in una delle confezioni sopra riportate e pregato di non consumarla e di riportarla al negozio in cui l’ha acquistata dove potrà ottenerne la sostituzione o il rimborso.

Cos’è l’ossido di etilene

Per dovere di informazione, l’ossido di etilene è un gas utilizzato per disinfettare e sterilizzare, in particolare per combattere batteri e funghi, di cui fanno largo uso molte industrie alimentari. In Europa è vietato l’uso di tale sostanza, mentre in altre parti del mondo, come Cina e India, continua ad essere adoperato in larga quantità. Per questo motivo, l’Unione europea ha stabilito un limite di tolleranza al contenuto di ossido di etilene che può essere presente negli alimenti, superato il quale viene considerato potenzialmente dannoso per la salute. CONTINUA A LEGGERE…

I prodotti che possono contenere ossido di etilene

Stilare una lista dei prodotti alimentari che contengono tale sostanza è molto difficile, ma occorre fare attenzione alla merce di provenienza extra europea nella quale non vige alcun tipo di divieto al suo impiego. Ciò che sappiamo è che l’ossido di etilene è comunemente presente in alcuni additivi che riportano il codice E412 ed E410. Ad ogni modo se si vogliono maggiori informazioni al riguardo, anche in merito a tutti i prodotti ritirati dal mercato a causa di un’elevata concentrazione di ossido di etilene, che attualmente sono più di 200, basta collegarsi alla pagina del Ministero della salute e cliccare sulla voce sicurezza alimentare.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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