Ritirato un lotto di una nota porchetta di Ariccia venduta presso una nota catena di distribuzione
Fra i compiti del Ministero della Salute vi è anche quello di fornire supporto e di contribuire a garantire che vengano eliminati dagli scaffali quei prodotti destinati al consumo umano che presentano difetti ed anomalie tali da poter arrecare danni ai consumatori. In genere, il Ministero della Salute collabora anche con altri enti al fine di indagare le possibili cause che sono alla base di una contaminazione alimentare. In data 4 ottobre, l’ente in questione, ha reso noto di aver effettuato il ritiro di un noto prodotto presente sugli scaffali dei supermercati italiani.
Il provvedimento del Ministero della Salute
Il provvedimento di richiamo, nello specifico, riguarda un affettato prodotto da un noto marchio. In questa pagina vi daremo alcuni ragguagli sul lotto del prodotto ritirato fornendovi anche la motivazione ufficiale che ha spinto le autorità sanitarie al ritiro dagli scaffali. Il lotto di affettato ritirato viene venduto nei supermercati Iperal: si tratta della Porchetta di Ariccia del marchio “Selezioni alta qualità Iperal”.
Il prodotto ritirato
La ragione sociale dell’OSA del luogo dove il prodotto è commercializzato è: Supermercati Iperal SPA mentre il marchio che identifica lo stabilimento/del produttore è CE IT 1019 L. A produrre questo insaccato è il Prosciuttificio San Michele SRL con sede dello stabilimento a Lesignano dè Bagni (PR). Come si evince nella nota ufficiale pubblicata dal Ministero della Salute, il lotto di prodotto ritirato è il numero V233557 con data scadenza il 14/10/22, in formato di 90 grammi. Sul sito ufficiale del Ministero della Salute è stato resa nota anche la ragione del richiamo. CONTINUA A LEGGERE…
Le cause del provvedimento di richiamo
La causa del ritiro del lotto di porchetta venduta presso i Supermercati Iperal è “non conformità microbiologica”. Lo stesso ministero ha già avvisato i consumatori, qualora avessero acquistato il prodotto in questione, di non consumarlo, ma di restituirlo al punto vendita d’acquisto per ottenere il rimborso o sostituirlo con altri prodotti. La contaminazione microbiologica può causare i sintomi dell’intossicazione alimentare che notoriamente sono nausea, vomito, diarrea e dolori addominali.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.