Allerta alimentare, sequestrati 4,5 quintali di salumi e formaggi: ecco dove e perché
Vendevano prodotti DOP che in realtà non lo erano: maxi sequestro dei Carabinieri, 4.5 quintali di cibo ritirato
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Sequestrati centinaia di formaggi e salumi in diverse regioni d'Italia, maxi-operazione dei Carabinieri: tutti i dettagli sulla nuova allerta
Nuova allerta alimentare in Italia: nelle scorse ore i Carabinieri hanno sequestrato ben 4,5 quintali di salumi e formaggi in caseifici, agriturismi, ristoranti e pizzerie di diverse regioni del nostro Paese da Nord a Sud. A finire nel mirino delle forze dell'ordine, come riportato da GreenMe.it, sono state centinaia di prodotti che venivano venduti con l'etichetta DOP quando invece non lo erano affatto. L'operazione “Marchio", così chiamata dai Carabinieri del Reparto di Tutela Agro Alimentare, ha fruttato denunce e multe per 23mila euro.
Quali prodotti sono stati sequestrati e dove
In provincia di Reggio Calabria sono state sequestrate ben 321 bottiglie del liquore “Liquirizia di Calabria DOP" in vendita con etichetta DOP senza autorizzazione, mentre in provincia di Roma la “Mozzarella di Bufala Campana" e il “Pistacchio verde di Bronte DOP" venivano inseriti nel menu di ristoranti e venduti con la stessa modalità. In provincia di Terni invece l'amministratore di un salumificio vendeva 50 kg di salsiccia di suino senza indicare sull'etichetta il luogo di provenienza della carne. Guai anche in provincia di Lecco dove un venditore riportava falsa etichetta DOP su formaggi “Fontina" e “Toma Piemontese" con tanto di pubblicità sul web.
Altri prodotti sequestrati
Falsa etichetta DOP anche in provincia di Torino dove il responsabile di un caseificio vendeva i formaggi “Caciocavallo Silano" e “Mozzarella di Bufala Campana" spacciandole per DOP quando in realtà non lo erano. Nel salernitano sequestri in un'azienda agricola, un ristorante e una pizzeria per 50 chilogrammi di fichi secchi venduti come “Fichi bianchi del Cliento DOP" e 10 chilogrammi di mozzarella di latte vaccino e 15 chilogrammi di salumi privi di rintracciabilità e dunque di dubbia provenienza. Sequestri anche in provincia di Bari (7 chili di salumi di dubbia provenienza spacciati per “Capocollo di Martina Franca DOP“) e Catania dove il titolare di un ristorante/pizzeria è stato denunciato per tentata frode in commercio aggravata per aver dichiarato utilizzo di ingredienti a denominazione protetta mai trovati dalle forze dell'ordine che hanno controllato lo stabile e i registri.
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Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.
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