Allerta alimentare, tetrodotossine nelle cozze: ecco quali sono i rischi
Tracce di tetrodotossine sono state ritrovate in delle cozze nella zona litoranea della Provincia di Udine: rischi potenzialmente gravi per l'uomo
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Tetrodotossine nelle cozze e in altri molluschi
Nel Mar Adriatico, e più precisamente nella Laguna di Marano, nella zona litoranea della Provincia di Udine, sono state ritrovate delle cozze che, una volta analizzate, hanno registrato la presenza di tetrodotossine. Anche alcuni molluschi, sempre provenienti da quel tratto di mare, si caratterizzano per la medesima analisi. Mai fino ad ora erano stati rilevati problemi simili. Leggi anche Alzheimer, la misura della sostanza bianca del cervello può essere un indicatore importante
Cosa sono le tetrodotossine?
Le tetrodotossine sono sostanze particolarmente tossiche per la salute umana e sostanzialmente rappresentano il “veleno" del pesce palla. Qualora il corpo umano dovesse ingerire una elevata quantità di queste tossine si rischierebbe addirittura la paralisi. Gli effetti potrebbero anche essere altri, come la perdita della sensibilità nervosa, problemi cardiaci o respiratori. Tanto per capire la pericolosità di questo genere di pesci contenenti tetrodotossine, basti pensare che in Giappone il pesce palla può essere cucinato solo da determinati chef che dispongono di uno speciale permesso ottenibile attraverso un test selettivo. In Europa, il pesce palla è addirittura vietato e considerato non commestibile. Leggi anche La segale è una scelta migliore del grano per dimagrire, ecco perché
Il problema delle tetrodotossine
Il problema rilevato dalle analisi su cozze e molluschi dell'Adriatico potrebbe diventare ingestibile qualora dovesse diffondersi anche in altre aree del mare. Le tetrodotossine si sviluppano grazie ad un batterio che convive con alcune tipologie di pesci, ma sono generalmente esclusi i molluschi e le cozze. Ecco perché il ritrovamento di tetrodotossine all'interno di questi esemplari desta tanta preoccupazione. Le analisi sono state svolte dall'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, il quale ha sviluppato studi su cozze pescate nel mare nel 2017 e nel 2018 nella zona settentrionale dell'Adriatico. Leggi anche Bicchiere d’acqua vicino al letto prima di dormire: ecco i rischi per la salute
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Preoccupa l'aumento della quantità di tetrodotossine
Quello che maggiormente preoccupa gli studiosi è che fino a poco tempo fa le tracce di tetrodotossine erano ritenute trascurabili e non dannose per l'uomo, vista la risicata quantità. Dagli ultimi rilevamenti tali valori sono saliti vertiginosamente proprio a causa della presenza più massiccia del pesce palla: nelle cozze e nei molluschi analizzati sono stati rilevati i valori più alti di sempre relativamente alla presenza di tetrodotossine.
Inibita la pesca nella zona
L'area del mare in questione è ora riservata ai prelevamenti per finalità di studio ed è inibita la pesca nell'intera zona. Si attendono, infatti, nuovi sviluppi, come ad esempio la conferma che, come sembra, il periodo di maggior contaminazione possa essere limitato alla tarda primavera. Inoltre, sarà opportuno svolgere dei test per monitorare lo stato attuale di quella porzione di mare.
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05 Febbraio 2022 | ore 13:41