Allerta del Ministero della Salute: tre prodotti ritirati dal mercato
Il Ministero della Salute provvede ad informare tempestivamente e costantemente la popolazione a proposito del richiamo di prodotti dal mercato a causa di potenziali rischi di vario genere. Tra le allerte alimentari recenti ce n’è una riguardante i punti vendita della catena Esselunga: sono tre, come riporta Fanpage.it, gli avvisi di richiamo pubblicati. Riguardano Burritos, Mezzi rigatoni all’amatriciana e Tacos. Leggi anche Allerta alimentare, tetrodotossine nelle cozze: ecco quali sono i rischi
I prodotti nel dettaglio
I tre prodotti alimentari sarebbero pericolosi per la salute dei consumatori perché potrebbero contenere frammenti di vetro. Questi i prodotti nello specifico: Tacos in confezioni da 240gr, con numero di lotto 08/10/2021 e 09/10/2021 e termine minimo di conservazione indicato in 13/10/2021 e 14/10/2021; Mezzi rigatori all’amatriciana in confezioni da 360gr, con numero di lotto 09/10/2021 e termine minimo di conservazione indicato in 14/10/2021. Burritos in confezioni da 246gr, con numero di lotto 09/10/2021 e termine minimo di conservazione indicato in 14/10/2021. Leggi anche Allerta alimentare del Ministero della Salute, ritirato lotto di nota porchetta per rischio batteriologico: ecco di cosa si tratta
Il motivo del richiamo
Il motivo del richiamo è la possibile presenza di frammenti di vetro ritrovati in autocontrollo: nel corso dei controlli effettuati, come spiegato dalla stessa Esselunga, è stata riscontrata la rottura di una confezione di polvere di peperoncino impiegato in piccole quantità nei prodotti in questione. Coloro che sono in possesso di questi prodotti sono invitati a non consumarli e a riconsegnarli quanto prima al supermercato dove sono stati acquistati oppure presso una qualsiasi filiale Esselunga. Leggi anche Allerta alimentare, ritirato lotto di nota robiola per rischio batteriologico: ecco di che si tratta
Quali rischi per la salute?
Il problema dei corpi estranei che finiscono per errore negli alimenti, come spiegato dal presidente dello Sportello dei Diritti Giovanni D’Agata, è in realtà abbastanza consuetudinario per le aziende che operano nel settore alimentare: le conseguenze sono generalmente minime, ma nei casi più gravi si può andare incontro a lesioni alla bocca o danni ai denti. Non ci sono, in letteratura scientifica, danni all’apparato digerente dovute all’ingestione accidentale di frammenti di vetro.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.