Si tratta di un famoso giocattolo liquido e colloso che viene prodotto in Cina e viene venduto nel nostro paese
Con un allerta lanciato dal Ministero della Salute in data 10 ottobre, i consumatori sono stati informati del ritiro dal commercio di un lotto di un noto giocattolo liquido e colloso che viene commercializzato anche nel nostro paese. Secondo l’avviso pubblicato sul sito del Ministero della Salute, il prodotto sarebbe stato ritirato (solo limitatamente al lotto in questione) per la presenza oltre la soglia consentita di Boro, un minerale presente anche nel nostro organismo.
Il lotto ritirato
Il lotto di prodotto ritirato riguarda lo Slime in barattolo. Nei controlli a campione che sono stati effettuati dai laboratori è stata rintracciata in un determinato lotto di questo prodotto, una quantità di Boro oltre i limiti di legge, per questa ragione è stato disposto il ritiro dal commercio oltre al divieto di vendita. Nello specifico il prodotto in questione è “Slime Fango fiocco di neve” commercializzato con marchio Mile. Si trova negli scaffali dei negozi in confezioni di scatoline in plastica con coperchio. Il lotto che è stato ritirato, come si apprende dallo stesso provvedimento del Ministero della Salute, è il 2022-07, Art 930B, codice a barre 6923292216918.
L’azienda produttrice
Il prodotto oggetto del ritiro viene realizzato in Cina ma viene venduto anche nel nostro paese. Viene prodotto dalla ditta GAOLI (HUIJIE) toys Chenghai District Shantou City nel Guangdong, in Cina. Ad importarlo in Italia è l’azienda Stella global trade S.R.L di Cernusco sul Naviglio. Nel provvedimento di ritiro si legge che il prodotto è stato richiamato per la non conformità ai requisiti della Direttiva sulla sicurezza dei giocattoli.
I rischi per la salute
I controlli hanno evidenziato una presenza di Boro pari a 780 mg/kg e dunque superiore al limite previsto dalla Direttiva europea che ha fissato in 300 mg/kg per materiale giocattolo liquido o colloso. Secondo la scienza, una quantità eccessiva di Boro, sia tramite ingestione che contatto, può danneggiare irreversibilmente l’apparato riproduttivo dei bambini, come si legge nello stesso avviso ai consumatori pubblicato dal Ministero della Salute.
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