Ecco i primi sintomi (da non sottovalutare) della sindrome di Alzheimer e cosa fare
Il morbo di Alzheimer è tra le patologie più pericolose e invalidanti esistenti, capace di annullare (nel tempo) buona parte delle capacità cerebrali umane: questa malattia degenerativa, che colpisce in genere le persone anziane e non ha una causa ben definita, può essere però “intercettata” attraverso dei sintomi evidenti da far presente subito al medico di fiducia per intervenire immediatamente. Ecco quali sono i primi campanelli d’allarme di questa tremenda sindrome, come riportato dal sito ufficiale dell’ospedale “Fate Bene Fratelli” di Roma.
I primi sintomi di Alzheimer
Nel primissimo stadio della malattia, che può comparire senza un reale motivo in età molto avanzata, i sintomi cognitivi emergono con maggiore evidenza e i principali sono perdita di memoria a breve termine e confusione. Il paziente potrebbe faticare a ricordare eventi recenti, nomi o appuntamenti, il che dovrebbe mettere subito in allarme il diretto interessato (se tali fenomeni avvengono troppo spesso). La diagnosi precoce è infatti molto importante per contrastare la malattia e inibirne il più possibile i sintomi.
Le conseguenze del morbo
La sindrome di Alzheimer porta a un declino complessivo delle funzioni che comprendono la capacità di rapportarsi con gli altri, deteriorando a volte anche la personalità di chi viene colpito da questa patologia. Non esiste una cura certa per la malattia e, purtroppo, non esiste alcun modo per prevenire il male. Si può però prendere e riconoscere per tempo se ci si accorge di determinati sintomi, rivolgendosi ovviamente al medico di fiducia.
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Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.