Alzheimer, ecco la bevanda che aumenta i rischi di contrarre il morbo
di Marco Reda
Uno studio coreano-americano ha evidenziato legami importanti tra il consumo di una bevanda molto amata e il morbo di Alzheimer
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Il consumo eccessivo di questa bevanda aumenta le possibilità di contrarre la sindrome di Alzheimer
Il morbo di Alzheimer è una delle malattie invalidanti più temute dagli esseri umani: si tratta di una patologia che, come tutti sanno, può colpire le persone in età avanzata e si manifesta in vari modi, dal non ricordare di aver fatto cose ad addirittura non riconoscere persone di propria conoscenza. Non esiste una vera e propria causa di questa sindrome, anche se attraverso alcuni accorgimenti di vita è possibile contrastarne la venuta, tuttavia c'è una bevanda in particolare che (se consumata eccessivamente) rischia di accelerare lo sviluppo della sindrome. Ecco quale, come evidenziato da uno studio coreano in collaborazione con l'Università della California Meridionale pubblicato sulla rivista scientifica JAMA Neurology.
Lo studio
I partecipanti erano tutti di età pari o superiore ai 40 anni, di età media di 55 anni. Essi sono stati sottoposti ad alcuni esami medici nel 2009 e nel 2011 e successivamente seguiti per un periodo medio di 6,3 anni, fino al 31 dicembre del 2018. I partecipanti sono stati sottoposti a questionari per valutare lo stile di vita, l'attività fisica, il vizio del fumo e dell'alcol e altri fattori.
I risultati
Secondo lo studio il consumo lieve o moderato di alcol sarebbe associato a un rischio lieve di Alzheimer e altre forme di demenza. Se si assume in maniera pesante invece, il rischio aumenta. Chi beve un bicchiere di vino rosso a tavola avrebbe una sorta di scudo contro la patologia, Chi consuma tre o più bicchieri di vino rosso è esposto a probabilità superiori di sviluppare la demenza, una condizione che attualmente colpisce circa 60 milioni di persone nel mondo ma che ne interesserà oltre 150 milioni entro il 2050, secondo le previsioni.
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Il consumo di alcol
Secondo i risultati della nuova ricerca il consumo lieve o moderato di alcol sarebbe più “protettivo” contro l'Alzheimer rispetto all'essere astemi, ma gli scienziati non raccomandano assolutamente a chi non beve di iniziare a farlo per curare la demenza. Ci vorranno studi successivi. Il professor Hye Jeon e colleghi hanno associato il consumo di alcol all'insorgenza di varie forme di demenza, come l'Alzheimer e la demenza vascolare. Le persone che avevano bevuto in modo leggero avevano il 21% di probabilità in meno di sviluppare l'Alzheimer rispetto agli astemi. I bevitori moderati, con un paio di bicchieri di vino al giorno, avevano il 17% di probabilità in meno di soffrire di demenza. Chi consumava 3 o più bicchieri di vino aveva l'8% in più di probabilità di sviluppare la patologia neurodegenerativa.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
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