Alzheimer, individuato il nuovo sintomo che permette di scoprire la malattia dall'occhio: i risultati dello studio

Alzheimer, individuato il nuovo sintomo che permette di scoprire la malattia dall'occhio: ecco tutti i dettagli

Alzheimer (foto Pixabay)
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Alzheimer, individuato il nuovo sintomo che permette di scoprire la malattia dall'occhio: i risultati dello studio

Quando si perde la memoria è già tardi per la diagnosi di Alzheimer. Un nuovo studio ha scoperto che l'occhio umano può mostrare i primi segnali di Alzheimer, prima che i sintomi diventino evidenti. Lo studio è stato condotto dai ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, in California. Ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Acta Neuropathologica, come riporta ilmessaggero.it. Sono stati analizzati gli occhi e il tessuto cerebrale di 86 pazienti deceduti a cui era stato diagnosticato il morbo di Alzheimer.

Lo studio

Il dottor Richard Isaacson, neurologo, spiega che la malattia inizia nel cervello decenni prima della perdita di memoria. Un fattore fondamentale per individuare in anticipo il decadimento cognitivo potrebbe essere l'occhio. Una visita oculistica sarebbe fondamentale. I ricercatori hanno raccolto campioni di tessuto retinico e cerebrale in 14 anni da 86 donatori umani con malattia di Alzheimer e decadimento cognitivo lieve.

La visita oculistica

I ricercatori hanno confrontato campioni di donatori con funzioni cognitive normali con quelli con decadimento cognitivo lieve e quelli con malattia di Alzheimer in stadio avanzato. Lo studio ha rilevato aumenti significativi della beta-amiloide, un marcatore chiave del morbo di Alzheimer, nelle persone con Alzheimer e declino cognitivo precoce. Le cellule microgliali sono diminuite dell'80% in quelli con problemi cognitivi. Queste cellule sono responsabili della riparazione e del mantenimento di altre cellule, inclusa la rimozione dell'amiloide-beta dal cervello e dalla retina.

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Gli esami utili

I ricercatori hanno osservato un numero più elevato di cellule immunitarie che circondano le placche di amiloide-beta e altre cellule responsabili dell'infiammazione e della morte di cellule e tessuti. Lo sviluppo di tecniche di imaging potrebbe consentire di diagnosticare l'Alzheimer prima effettuando una visita oculistica.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.