Alzheimer, l'IA può predirlo analizzando il linguaggio: la nuova scoperta degli scienziati
Lo studio in questione che è stato pubblicato lo scorso mese di giugno non è altro che la prosecuzione di una precedente ricerca effettuata sul linguaggio
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Un algoritmo complesso riuscirà a predire con accuratezza lo sviluppo dell'Alzheimer in età avanzata
Anche se al momento si ignorano le reali cause dell'Alzheimer, oggi abbiamo acquisito nuove e attendibili prove su come si presenta questa patologia e su come rilevarne i primi segnali, compresi, quelli legati al linguaggio. Gli scienziati della Boston University hanno sviluppato un nuovo algoritmo di intelligenza artificiale (AI) che analizza i modelli di linguaggio di coloro che soffrono di decadimento cognitivo lieve (MCI). Questo strumento è in grado di prevedere una progressione da MCI ad Alzheimer entro sei anni con una precisione del 78,5 percento.
Come funziona l'algoritmo
Lo studio in questione che è stato pubblicato lo scorso mese di giugno non è altro che la prosecuzione di una precedente ricerca, in cui era stato addestrato un modello, utilizzando registrazioni vocali di oltre 1.000 individui, per rilevare con precisione il decadimento cognitivo. Il nuovo algoritmo è stato addestrato su registrazioni audio trascritte di 166 individui con MCI, di età compresa tra 63 e 97 anni. Poiché l'equipe di scienziati conosceva già chi aveva sviluppato l'Alzheimer, il loro approccio di apprendimento automatico potrebbe rivelarsi prezioso per scovare i segnali nel linguaggio trascritto che collegano le 90 persone la cui funzione cognitiva è poi peggiorata a causa dell'Alzheimer.
La macchina produrrà un punteggio predittivo
Una volta addestrato, l'algoritmo potrebbe essere applicato al contrario. Cioè sarà in grado di prevedere il rischio di Alzheimer da trascrizioni di campioni di lingua parlata che non sono stati elaborati in precedenza. A questi elementi sono stati aggiunti altri fattori che possono predisporre alla malattia, tra i quali età e sesso. In questo modo la macchina è in condizione di produrre un punteggio predittivo finale.
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A cosa servirà questa scoperta
Secondo gli scienziati che hanno elaborato questo metodo, grazie alla loro scoperta, si potrà prevedere con precisione e accuratezza lo sviluppo di questa grave malattia, sfruttando appieno le potenzialità dell'intelligenza artificiale". Considerando che attualmente non esiste una cura per l'Alzheimer, rilevarlo precocemente può servire ad iniziare in anticipo quei trattamenti che possono aiutare a gestire l'Alzheimer. Coloro che sono maggiormente predisposti a sviluppare l'Alzheimer possono partecipare in anticipo alle sperimentazioni cliniche. La ricerca è stata pubblicata su Alzheimer's & Dementia.
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