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Alzheimer precoce, attenzione a questi sintomi da non sottovalutare

Tutto ciò che c'è da sapere sui sintomi del morbo di Alzheimer: quali sono i campanelli d'allarme e come intervenire

Alzheimer precoce, attenzione a questi sintomi da non sottovalutare
Foto Pixabay.com

Ecco i primi sintomi di morbo di Alzheimer, da saper interpretare per intervenire subito

Il morbo di Alzheimer è tra le patologie più pericolose che possano colpire l’uomo, nonché una di quelle maggiormente invalidanti: questa malattia infatti, come tutti sapranno, è caratterizzata dal fatto che chi la sviluppa non riesce a ricordare persone o eventi avvenuti, comprese attività di vita quotidiana, e può peggiorare fino al cambiamento totale di comportamenti e umore. Purtroppo la sindrome di Alzheimer non può essere curata del tutto, tuttavia è possibile interpretare alcuni sintomi tipici del primo stadio della malattia (anche in età giovanile). Ecco quali sono, come riportato da Pazienti.it.

I sintomi da interpretare

La perdita di memoria a breve termine, come anticipato, è uno dei primi sintomi del morbo di Alzheimer: se avete bisogno che un concetto vi venga ripetuto tante volte per evitare di dimenticarlo potreste avere a che fare con un principio di malattia (attenzione, da non confondere con il dimenticare qualcosa perché quello può capitare a tutti, anche più volte nel corso della settimana, a seconda di impegni e stress). Difficoltà a pianificare eventi o a portare a termine compiti quotidiani, complice scarsa difficoltà di concentrazione, sono ulteriori campanelli d’allarme.

Altri sintomi del morbo di Alzheimer

Perdere la cognizione del tempo (non ricordare più che giorno è e, con gli anni, dimenticare anche dove ci si trova in un particolare momento), avere difficoltà visive, non riuscire ad individuare le parole giuste in un discorso anche semplice, perdere continuamente oggetti in giro per la casa e avere sbalzi d’umore estremi sono ulteriori sintomi del morbo di Alzheimer. In ognuno di questi casi, sia del secondo che del terzo paragrafo, è consigliato rivolgersi al medico di fiducia il quale prescriverà visite di accertamento e il percorso da seguire per convivere con la patologia nel miglior modo possibile. Ma cosa fare per ridurre le possibilità di sviluppare la sindrome?

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La prevenzione

Uno studio pubblicato sulla rivista Lancet nel 2020 sostiene che il 40% del numero di casi di Alzheimer potrebbe scendere bloccando 12 fattori di rischio. Per prima cosa, eliminare il fumo, anche quello passivo, un’accortezza che decisamente eviterebbe l’insorgere di molte patologie. Ridurre il consumo di alcolici, mantenere un’attività fisica costante e le relazioni sociali. Respirare aria buona, l’inquinamento fa male anche in questo senso. Avere un livello di istruzione più alto riduce il rischio di contrarre l’Alzheimer

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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