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Alzheimer: scoperta un’interazione pericolosa tra virus e proteine

Alzheimer: scoperta l'interazione tra virus e proteine. Nuovo studio di Kariem Ezzat, ricercatrice dell'Università di Stoccolma

Alzheimer: scoperta un’interazione pericolosa tra virus e proteine
Alzheimer: scoperta l'interazione tra virus e proteine, foto: pixabay.com

Nuovo studio sull’Alzheimer

Un nuovo studio coordinato dai ricercatori dell’Università di Stoccolma e del Karolinska Institutet di Solna, in Svezia, ha osservato il fenomeno che consente ai virus di diventare più infettivi, ovvero la formazione di una “corona proteica”, come riportano Medicalnewstoday.com e Ansa.it. La corona proteica si attacca sulla superficie degli stessi virus ed agevola la formazione di alcune placche tipiche di malattie neurodegenerative come ad esempio il morbo di Alzheimer.

I virus diventano più infettivi e pericolosi

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature Communications. Gli autori spiegano che “il termine ‘corona proteica’ si riferisce allo strato di proteine ​​che aderiscono alle superfici delle nanostrutture quando incontrano fluidi biologici“. Analogamente alle nanoparticelle, quando i virus entrano in contatto con fluidi biologici, come il sangue o il liquido polmonare, “raccolgono” proteine, formando un “rivestimento” che li protegge e, quindi, li aiuta a diventare più dannosi.

Le dichiarazioni dei ricercatori

“Immagina una palla da tennis che cade in una ciotola di latte e cereali”, dice l’autrice dello studio Kariem Ezzat. “La palla viene immediatamente coperta dalle particelle appiccicose nel mix e rimangono sulla palla quando la estrai dalla ciotola”.La stessa cosa accade quando un virus entra in contatto con sangue o fluidi polmonari che contengono migliaia di proteine”, spiega Ezzat. “Molte di queste proteine ​​si attaccano immediatamente alla superficie virale, formando una cosiddetta corona proteica”.

Lo studio

Per cominciare, i ricercatori hanno osservato come l’acquisizione di una corona proteica influenza il virus respiratorio (RSV), un virus comune che causa infezioni respiratorie acute, soprattutto nei bambini. Ezzat spiega che  ” la firma della corona proteica di RSV nel sangue è molto diversa da quella nei fluidi polmonari”. Il virus rimane invariato a livello genetico e acquisisce identità diverse accumulando diverse corone proteiche sulla sua superficie, a seconda del suo ambiente. Questo rende possibile che il virus usi fattori extracellulari a proprio vantaggio.

Il virus potrebbe legarsi a proteine ​​amiloidi

Andando oltre, i ricercatori hanno visto che infettare topi con RSV o il virus herpes simplex di tipo 1 (HSV-1) ha avuto un altro effetto – il virus potrebbe legarsi alle proteine ​​amiloidi, il tipo di proteine ​​che formano placche tossiche nel cervello delle persone con Alzheimer e altre forme di demenza. Più specificamente, HSV-1 può legarsi alle proteine ​​amiloidi solubili e facilitare il loro sviluppo in “fili” che possono quindi formare grovigli e placche. Senza l’HSV-1, spiegano gli studiosi, i topi in genere impiegano mesi per sviluppare la malattia di Alzheimer.

Un aiuto per gli scienziati

Tuttavia, secondo gli autori di questo studio, le scoperte attuali potrebbero effettivamente aiutare gli scienziati a trovare vaccini migliori per contrastare tali virus potenti, oltre a offrire ulteriori informazioni sui fattori che influenzano lo sviluppo delle condizioni neurodegenerative. “I nuovi meccanismi descritti nel nostro documento possono avere un impatto non solo sulla comprensione di nuovi fattori che determinano quanto sia infettivo un virus, ma anche sull’elaborazione di nuovi modi per progettare i vaccini“, afferma Ezzat. Inoltre, la descrizione di un meccanismo fisico che collega le cause virali e amiloidi della malattia aggiunge peso all’interesse crescente della ricerca sul ruolo dei microbi nei disturbi neurodegenerativi, come il morbo di Alzheimer, e apre nuove strade per i trattamenti.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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