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Ansia, sono elevate le probabilità che possa trasmettersi dalla madre alla figlia: ecco i risultati di uno studio

Si è escluso che la trasmissione dell'ansia sia di natura genetica, anche perché si sarebbe dovuto verificare in ogni condizione

Ansia, sono elevate le probabilità che possa trasmettersi dalla madre alla figlia: ecco i risultati di uno studio
Ansia, ecco i risultati di un interessante studio (foto Pixabay)

Gli stati d’ansia non hanno un’origine genetica ma possono essere trasmessi da genitore a figlio: ecco i risultati di uno studio

L’ansia è un disturbo che si sta diffondendo sempre più nelle società moderne. Molti individui ne soffrono e, col tempo, può diventare un disturbo altamente limitante nella vita quotidiana. Secondo un recente studio pubblicato su JAMA Network Open, si è evidenziato come gli stati ansiosi si possano trasmettere di madre in figlia, e che al contempo avere un padre che non ne soffra possa proteggere i figli stessi dal maturare tale condizione. Lo studio è stato condotto su 398 ragazzi di 10 anni del Canada, già coinvolti in precedenza in uno studio incentrato sulle famiglie e sul rischio di disturbi dell’umore.

Cosa si è scoperto

Si è escluso che la trasmissione dell’ansia sia di natura genetica, anche perché si sarebbe dovuto verificare in ogni condizione, ovvero relativamente ai figli maschi e femmine, e non solamente a queste ultime in relazione alla madre. D’altro canto, però, si è constatato che questa trasmissione avviene relativamente al modello che i figli tendono a imitare, ovvero il genitore dello stesso sesso. Ma anche in questo caso si verifica solamente in parte. Secondo quanto riscontrato, un figlio con un genitore dello stesso sesso afflitto da ansia, ha il triplo delle possibilità di sviluppare lo stesso disturbo. Tale probabilità aumenta tuttavia nel caso della madre in relazione alla figlia. Al contrario, se un padre fosse afflitto da stati ansiosi, questo non condizionava il figlio, ma anzi un padre che non ne fosse afflitto diminuiva drasticamente nel figlio la possibilità di svilupparlo.

Le conclusioni dello studio

Si può quindi riassumere affermando che avere un genitore di sesso opposto senza uno stato d’ansia non si rivela protettivo tanto quanto avere un genitore dello stesso sesso che non presenta tale condizione. C’è da sottolineare però che questo studio è stato di tipo osservazionale e retrospettivo, quindi non è stato possibile più di tanto trovare una vera e propria correlazione causa-effetto. In relazione a questo, si potrebbe anche verificare l’ipotesi che a rendere ansiosi i genitori fossero i figli stessi, mediante il “ciclo di feedback bidirezionale” come direttamente affermato dai ricercatori. CONTINUA A LEGGERE…

L’importanza di curare gli stati ansiosi

Se fosse possibile cogliere la causa nei genitori, allora vorrebbe dire poter curare lo stato ansioso dei figli partendo dai genitori, i quali poi darebbero un esempio tale ai figli che permetterebbe loro di non sviluppare la condizione ansiosa nella stessa forma. Ci sono a tal riguardo altri studi che identificano come possibile stato d’ansia nei figli scaturito da uno stato presente già nei genitori.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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