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Anticorpi Coronavirus scoperti da scienziati in pangolini e pipistrelli della Thailandia

Anticorpi del Coronavirus sono stati ritrovati in alcuni pipistrelli in Thailandia: lo studio

Anticorpi Coronavirus scoperti da scienziati in pangolini e pipistrelli della Thailandia
Coronavirus - Foto Pixabay

Anticorpi Coronavirus scoperti da scienziati in pangolini e pipistrelli della Thailandia

Sapere da dove ha avuto origine il covid è uno dei punti fondamentali per trovare il modo di combatterlo. Ecco perché un gruppo di ricercatori e scienziati dell’OMS è impegnato in tal senso e grazie al loro impegno sono state fatte delle scoperte molto interessanti. A quanto si apprende, un gruppo di scienziati facente parte del Centro di collaborazione dell’OMS per la ricerca e la formazione sulle zoonosi virali e dell’Università Chulalongkorn con sede a Bangkok, guidati dal dottor Wacharapluesadee, avrebbero scoperto degli anticorpi in grado di contrastare il covid su dei pipistrelli e pangolini della Thailandia. Leggi anche Coronavirus Molise, 27 comuni in zona rossa, il governatore: ‘Sospettiamo che possa trattarsi anche qui di una variante del virus’

Com’è stata effettuata la scoperta

La scoperta è stata fatta utilizzando un dispositivo messo a punto lo scorso anno da un gruppo di ricercatori, il cosiddetto “test di neutralizzazione del virus sars cov2”, noto anche come test sVNT. L’esame che ha permesso di estrapolare la sequenza genomica del coronavirus è stato eseguito su un piccolo gruppo di 5 pipistrelli trovati all’interno di una grotta thailandese. Confrontando i risultati con quelli ottenuti su alcuni pipistrelli della stessa specie, ma questa volta nella regione dello Yunnan in Cina, si è scoperto che i due virus della sars sono strettamente correlati tra loro. Leggi anche Coronavirus, rischio zona rossa in tutta Italia? Il pericolo proviene dalle varianti, ecco tutti i dettagli

L’importanza della scoperta

L’area geografica dello studio interessa zone molto distanti tra loro, infatti tra la Thailandia, la Cina e il Giappone corrono circa 4800 km, cosa che rende estremamente necessario e urgente regolare la sorveglianza transfrontaliera in modo da individuare il prima possibile chi sia il virus dal quale è partita l’epidemia e regolare quanto prima l’uso della fauna selvatica per evitare ulteriori passaggi di virus dagli animali agli uomini. Leggi anche Coronavirus Catania, focolaio presso l’Ospedale Garibaldi Nesima: isolati 14 contagiati

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Dov’è stato pubblicato lo studio

La scoperta comunque più interessante è che questi animali che sono stati sottoposti al test sVNT sono in possesso di immunoglobuline in grado di combattere il sars cov 2 e questo potrebbe tradursi in degli anticorpi in grado di aiutare l’uomo. Lo studio che stanno portando avanti questa equipe di ricercatori è di fondamentale importanza per poter contrastare in futuro altre minacce provenienti dal mondo animale. Per chi volesse approfondire lo studio fatto da questi scienziati può consultare la rivista scientifica Nature Communications che ha pubblicato lo studio e le scoperte fatte su pipistrelli e pangolini della Thailandia.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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