
Prosegue tra gli esperti il dibattito sugli anticorpi monoclonali: saranno veramente efficaci?
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza firma il decreto con il quale autorizza la distribuzione degli anticorpi monoclonali per la cura del Covid-19. La comunità scientifica, oltre ai vaccini e agli antivirali già in uso nelle strutture sanitarie, hanno adesso una nuova arma per contrastare il virus. Anche se non si hanno ancora certezze assolute circa l’efficacia degli anticorpi monoclonali per contrastare il Covid-19, la Commissione tecnico scientifica dell’Aifa – Agenzia italiana del farmaco – ha già dato parere favorevole all’utilizzo di questa terapia. Leggi anche Coronavirus, focolaio esplode in un ospedale del bolognese: si tratta della variante.
A cosa serve questa terapia?
La legge n. 648 del 1996 infatti consente l’adozione di medicinali sperimentali nel caso in cui manchi una terapia sostitutiva. Giorgio Palù, Presidente dell’Agenzia italiana del farmaco ha sottolineato che diversi Paesi stanno già adottando con successo, gli anticorpi monoclonali per contrastare il virus. La terapia consente infatti, di attivare il sistema immunitario di soggetti affetti da Covid-19 e quindi, di arrestare lo sviluppo della malattia. Gli scienziati tuttavia, non sono tutti concordi nel sostenere la validità di questa terapia.
Si stanno ancora valutando i risultati di alcune sperimentazioni
Il professor Gabriele Costantino, direttore del Dipartimento di Food and Drugs dell’Università di Parma è piuttosto scettico sull’uso degli anticorpi monoclonali per il trattamento di pazienti affetti da Covid-19. Non c’è infatti, alcuna certezza circa la risposta di soggetti infetti e i trattamenti già effettuati in Canada e USA evidenziano invece, che gli anticorpi monoclonali somministrati in un tempo non corretto possono anche peggiorare lo stato di salute dei pazienti. L’Agenzia europea per i medicinali – Ema – sta ancora valutando i risultati delle sperimentazioni relative agli anticorpi monoclonali.
Gli anticorpi monoclonali e la replicazione delle cellule
Il presidente della task force Vaccini dell’Ema, Marco Cavalieri, spiega che gli scienziati della struttura stanno studiando l’impatto di questi medicinali sulle varianti attualmente in circolazione. Le diverse mutazione del virus inoltre sono motivo di preoccupazione anche sull’efficacia dei vaccini. Gli anticorpi monoclonali vengono utilizzati già da diversi anni, per bloccare la replicazione delle cellule in diversi settori della medicina come l’oncologia e la reumatologia. In particolare questa terapia ha una notevole efficacia dopo i trapianti.
Gli scienziati dell’Aifa pertanto, hanno ritenuto opportuno dare il via libera all’uso degli anticorpi monoclonali per il Covid-19 perché potrebbero impedire la replicazione delle cellule del virus secondo lo stesso principio già sperimentato negli altri settori. Nel nostro Paese sono perciò disponibili, dopo la firma del Ministro Speranza, due diversi anticorpi attualmente prodotti da Regeneron e Eli Lilly. Entrambi sono somministrabili a pazienti che si trovano in una fase precoce della malattia ed hanno un alto rischio di un’evoluzione grave. La terapia, pertanto, non è per tutti ma solo per i soggetti esposti a tragiche conseguenze e che necessitano di un intervento tempestivo.
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