Ecco quali sono i sintomi delle apnee notturne che devono essere monitorati e quando consultare un medico
Gli effetti delle apnee notturne spesso vengono sottovalutate, ma a lungo andare potrebbero incidere pesantemente sulla qualità del sonno e sulla salute in generale. Questa condizione si associa spesso ad alcune malattie croniche tra le quali ipertensione arteriosa, malattie coronariche, diabete e insufficienza renale. Quando si soffre di questo disturbo notturno è sempre opportuno rivolgersi al proprio medico curante, il quale prescriverà esami specifici per scoprirne la causa sottostante.
Quando si verificano
In genere le apnee notturne si verificano quando, per varie ragioni, le vie aeree superiori subiscono una ostruzione. Si tratta delle cosiddette apnee ostruttive del sonno che si verificano quando si verifica un’interruzione del respiro anche per brevi istanti, anche se non sono rari i casi in cui possono durare anche uno o due minuti. Si definisce ipopnea la riduzione parziale del respiro, mentre il progressivo aumento dello sforzo respiratorio che porta ad un repentino blocco viene denominato Rera (Respiratory Effort Related Arousal).
Attenti ai continui risvegli
Statisticamente sono le persone di sesso maschile a soffrire più frequentemente di questo disturbo che rende il sonno meno efficace, con episodi frequenti di micro-risvegli e una pessima qualità del sonno che fa sentire stanchi anche appena svegli. Anche i continui risvegli per andare in bagno potrebbero essere favoriti proprio dalle apnee notturne. Alcune condizioni generali come obesità/sovrappeso, o l’eccessivo consumo di alcol o di sonniferi possono favorire le apnee notturne.
I sintomi da non trascurare
Chi soffre di questo disturbo nota spesso la comparsa di sudorazione notturna dovuta alla carenza di ossigeno necessario, pochè il sistema nervoso simpatico si attiva proprio durante la notte. Anche il bruxismo e cioè il continuo digrignare i denti, può essere causato dall’ostruzione delle vie aeree superiori di notte. In questo caso sono i muscoli della bocca e delle mascele che si attivano continuamente per sbloccare le cavità nasali. In genere chi soffre di apnee notturne sperimenta anche frequenti mal di testa durante la giornata o una fastidiosa sonnolenza causata dai micro-risvegli notturni. Anche il deficit di memoria, di attenzione e di concentrazione, possono essere associati a questo disturbo. Modificare la posizione di sonno (ad esempio dormire su un fianco) può essere la strategia giusta per migliorare la situazione. Anche l’intervento chirurgico può rappresentare una soluzione valida soprattutto per chi ha il setto nasale deviato. In determinati casi può essere necessaria l’asportazione delle tonsille ipertrofiche per disostruire le vie aeree superiori.
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