Coronavirus, tanti i farmaci sperimentali testati
Nel corso dei mesi sono state testate numerose terapie sperimentali contro il Coronavirus, utilizzando farmaci approvati ma indicati pr altre patologie: ad oggi, in effetti, non esistono ancora terapie specifiche per il Covid-19. Tra i farmaci utilizzati c’è Anakinra, utilizzato per trattare l’artrite reumatoide e altre gravi patologie infiammatorie, approvato quest’oggi dall’Aifa. Tra coloro che per primi hanno testato l’efficacia e la sicurezza di questo farmaco, già nei primi mesi del 2020, c’è il professor Dagna. Leggi anche Coronavirus, l’appello del virologo Bassetti: “Torneremo a 150-200 morti al giorno. Ecco quando e perché”
Le dichiarazioni del professor Dagna
Il professor Dagna, Primario dell’Unità di Immunologia, Reumatologia, Allergologia e Malattie Rare e Professore associato dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, coordina un gruppo di ricerca insieme a Giulio Cavalli, medico ricercatore della stessa Unità. Come spiegato dal professor Lorenzo Dagna a Today.it, “una delle più temibili complicanze del Covid-19 è lo sviluppo di una tempesta infiammatoria, che a livello polmonare può a sua volta causare una polmonite grave con insufficienza respiratoria e la morte del paziente”. Leggi anche Coronavirus, ecco cosa sarebbe successo in Italia senza il vaccino
Il modo per spegnere la tempesta infiammatoria
Un modo per spegnere la tempesta di chitochine infiammatore, ovvero piccole proteine implicate nella risposta immunitaria giusta e nella risposta infiammatoria, esiste: come spiega il professor Dagna, basta colpire la citochina giusta. “Avevamo pensato di utilizzare Anakinra nei pazienti Covid-19, perché è una molecola ad azione immunosoppressiva capace di spegnere l’eccessiva risposta immunitaria e contribuire in questo modo alla ripresa funzionale dei polmoni”. Leggi anche Coronavirus, smantellati canali Telegram contro il Green Pass: ecco quali e cosa succede
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Lo studio che conferma la validità di Anakinra
Lo studio internazionale tra Italia e Grecia “SAVE MORE”, pubblicato su Nature Medicine, cui ha partecipato l’IRCCS Ospedale San Raffaele in collaborazione con altri Istituti di ricerca e ospedali dei due Paesi, ha confermato la validità di Anakinra: l’uso precoce e mirato di questa molecola, in combinazione con la terapia standard, può dimezzare la mortalità e ridurre i ricoveri in terapia intensiva, aumentando la guarigione completa nei pazienti Covid-19 ricoverati con prognosi sfavorevole dovuta al rischio di insufficienza respiratoria grave.
I dati dello studio
Il trattamento precoce con Anakinra nei pazienti Covid con un’insufficienza respiratoria (che necessitano di ossigeno ma non di un supporto ventilatorio meccanico), come dichiarato dal professor Dagna, ha mostrato un’efficacia notevole e una riduzione di professione di malattia e di morte pari al 64%, una diminuzione della mortalità relativa del 55%, raggiungendo l’80% nei pazienti colpiti da tempesta citochinica; un miglioramento della guarigione in oltre il 50% dei pazienti, mentre il numero di pazienti con malattia grave stazionaria si è ridotto del 54%. Il tempo medio di dimissione dall’ospedale e dalla terapia intensiva, inoltre, si è ridotto rispettivamente di 1 e 4 giorni.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.