Asma allergica, dal Regno Unito in arrivo un nuovo approccio terapeutico

Asma allergica, in arrivo una nuova terapia mirata per debellare la malattia che colpisce l'apparato respiratorio

Asma allergica, un nuovo farmaco potrebbe inibire la risposta immunitaria (Foto: Aspeera)
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Asma allergica, allo studio un nuovo farmaco impiegato per la cura dei tumori al sangue, in grado di inibire la risposta immunitaria

E' in corso di sperimentazione, secondo quanto si legge sul sito Medicalxpress, una nuova terapia per curare l'asma allergica. Un nuovo approccio che mira esclusivamente a curare la causa della malattia e non i sintomi come è stato rivelato dalla rivista scientifica, Journal of Clinical Investigation Insight, che ha pubblicato i risultati di questo studio. I risultati preclinici hanno dato esiti confortanti, mostrando come un farmaco, attualmente ben tollerato negli studi clinici per il cancro, può “spegnere" e invertire l'infiammazione incontrollata responsabile dell'asma allergico.

Cos'è l'asma allergica e come si manifesta

L'asma allergica è una risposta anomala dell'organismo nei confronti di determinate sostanze esterne (allergeni). La risposta immunitaria provoca la produzione di anticorpi (immunoglobuline E;IgE) che scatenano una risposta immunologica anomala che comporta l'infiammazione cronica delle vie respiratorie. Si genera così una iperreattività bronchiale caratterizzata da sintomi particolarmente fastidiosi come dispnea, tosse e respiro sibilante. Questo processo infiammatorio viene scatenato dall'allergene ma poi è in grado di evolversi in moto autonomo anche senza l'esposizione ai fattori allergenici.

La nuova ricerca mirata a colpire le cause

La ricerca è stata condotta dal Dr. Rhys Allan, dalla Dott.ssa Christine Keenan e dal Professor Stephen Nutt al Walter and Eliza Hall Institute of Medical Research, insieme ai collaboratori dell'Università di Newcastle. Si tratta di una patologia che colpisce chi soffre di allergie ai pollini o agli acari e che riguarda le prime vie respiratorie. Oggi l'asma viene controllata solo mediante l'uso di steroidi anti-infiammatori ai quali sono associati molti effetti collaterali. Nessuno di questi farmaci cura la malattia, ma lenisce i sintomi che sono oppressione toracica e difficoltà respiratorie.


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Un punto di svolta per il trattamento dell'asma

Il dott. Keenan ha dichiarato al Journal of Clinical Investigation Insight che la ricerca del team potrebbe migliorare notevolmente il futuro del trattamento dell'asma poiche è stato identificato un piccolo inibitore di molecole, o un farmaco i cui benefici potranno essere indirizzati vero la causa della malattia, piuttosto che alleviarne i sintomi. “Ho studiato a lungo l'asma in ambito preclinico – ha spiegato Keenan – e non ho mai visto un trattamento efficace come questo, in grado di cancellare i segni di una risposta immunitaria allergica. È eccitante perché questi risultati potrebbero essere il punto di partenza per lo sviluppo di un nuovo trattamento efficace per l'asma allergico “.

Il Dr. Allan ha dichiarato inoltre che i ricercatori, che sono esperti nella regolazione epigenetica dell'espressione genica, hanno deciso di utilizzare le loro conoscenze per individuare e arrestare la causa dell'infiammazione incontrollata. “La nostra ricerca iniziale – ha precisato il dottor Allan – ha studiato a fondo l'enzima Ezh2, che è un componente essenziale dell'epigenoma, fondamentale per la capacità del sistema immunitario di guidare l'infiammazione in risposta agli allergeni, il che indica che un farmaco inibitore di Ezh2 è in grado di sopprimere efficacemente l'infiammazione in una risposta allergica “.

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L'importanza dell'inibizione di Ezh2

L'inibizione di Ezh2 potrebbe smorzare la reazione eccessiva delle cellule T immunitarie che portano a un'infiammazione incontrollata nei polmoni, oltre a invertire qualsiasi infiammazione accertata associata all'asma. Il farmaco è attualmente impiegato per curare il cancro del sangue ma è molto tollerato dagli esseri umani, come ha ricordato il dottor Allan. Ulteriori indagini verranno effettuate affinchè questo farmaco possa essere utilizzato per debellare l'asma.

È interessante notare che l'inibitore Ezh2 utilizzato nel nostro studio è attualmente in studi clinici per il cancro del sangue“, ha detto il dottor Allan. “Poiché il farmaco è già ben tollerato negli esseri umani – ha concluso il ricercatore – è ragionevole aspettarsi che la transizione da oncologia a trattamenti per l'infiammazione debba essere regolare. Speriamo che questo studio illustri la via da seguire per ulteriori indagini su una medicina altamente mirata ed efficace per l'asma".

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.