
L’Ema sta monitorando una nuova possibile reazione del vaccino AstraZeneca
Una nuova tipologia di reazione avversa potrebbe allungare la lista già ben nutrita di reazioni osservate dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca. L’EMA (l’Agenzia Europea per i medicinali) ha annunciato nella giornata di venerdì 7 maggio di aver iniziato la valutazione dei rapporti sulla comparsa della sindrome di Guillain-Barré in soggetti che hanno ricevuto il vaccino COVID-19 prodotto proprio dall’azienda farmaceutica anglo-svedese. Da leggere anche Vaccino Johnson & Johnson, la Danimarca lo ritira ufficialmente
Il percorso tortuoso del vaccino AstraZeneca
Sviluppato con l’Università inglese di Oxford, il vaccino AstraZeneca ha visto il suo utilizzo limitato a determinate fasce d’età in alcuni paesi europei a causa di un possibile legame con rari casi di trombosi. Un percorso tortuoso quello del vaccino anglo-svedese che in Europa è stato oggetto di sospensioni e critiche per le numerose reazioni avverse evidenziate soprattutto tra le persone di età inferiore ai 60 anni. Anche se negli scorsi il commissario Figliuolo aveva annunciato di avere ulteriormente abbassato la soglia di età per la somministrazione del vaccino.
Sono tantissime le dosi rimaste inutilizzate
Le dosi del vaccino AstraZeneca arrivate in Italia sono davvero copiose, ma per tanto tempo molte dosi sono rimaste all’interno dei frigoriferi a causa delle tante rinunce dettate anche dalla grande preoccupazione per le reazioni avverse manifestate in alcuni vaccinati. Addirittura, secondo un articolo pubblicato oggi sul Corriere della Sera, le dosi rimaste inutilizzate sarebbero 1,7 milioni. A complicare le cose ci si è messa anche una ricerca pubblicata sul British Medical Journal secondo la quale le possibilità di sviluppare trombosi aumenterebbero nei soggetti che hanno già contratto il virus. CONTINUA A LEGGERE…
Nuovi problemi anche per Pfizer
Anche il vaccino Pfizer è finito nel mirino di un noto scienziato, Moncef Slaoui, che alla CNN ha rivelato che il vaccino prodotto dalla casa farmaceutica americana starebbe causando un alto numero di reazioni allergiche. Slaoui fa parte del “Warp Spees”, la task force creata dall’allora presidente americano, Donald Trump, per vaccinare gli americani. Lo scienziati di origini tunisine ha spiegato alla CNN che il numero delle reazioni allergiche del vaccino Pfizer sono nettamente superiori rispetto agli altri vaccini anti-Covid. Già all’inizio di questa settimana ben sette persone che hanno ricevuto il Pfizer negli Usa hanno evidenziato reazioni allergiche sia lievi che forti.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.