
Attacchi di panico, cosa sono?
Nel nostro Paese sono circa 10 milioni le persone che nel corso della loro vita hanno dovuto fare i conti con un attacco di panico, considerato da DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) come un disturbo legato all’ansia. Secondo quanto riportato da “Scienza.fanpage.it“, quando si parla di attacco di panico si fa riferimento ad un evento emotivo improvviso che all’apparenza non ha alcuna spiegazione. Nonostante non lasci dei segni evidenti sul corpo, può segnare la vita di chi lo prova, con la possibilità di trasformarsi alla lunga in una vera e propria malattia invalidante.
Attacchi di panico, chi ne viene colpito?
Andando ad analizzare le statistiche legate agli attacchi di panico, secondo quanto si legge su “Scienza.fanpage.it“, gli individui più colpiti sono generalmente i giovani dai 20 ai 30 anni e le donne che, in generale, presentano un’incidenza doppia rispetto all’altro sesso. Va sottolineato, inoltre, come nella cura degli attacchi di panico rivesta un ruolo assolutamente fondamentale il riconoscere immediatamente i sintomi e rivolgersi ad uno specialista in modo da affrontare con “serenità” le nostre paure.
Il disturbo da attacchi di panico: come si presenta?
Il disturbo da attacchi di panico – secondo quanto riportato da “Scienza.fanpage.it” – è un fenomeno che ha un preciso momento di inizio e di fine e non va confuso con uno stato d’ansia cronico o comunque duraturo nel tempo. L’attacco di panico può presentarsi in ogni momento e viene descritto da chi lo vive come una sorta di “onda anomala” di paure che in quel preciso istante colpisce la persona che ne soffre. I sintomi sono piuttosto forti e spesso capita di scambiarli con un problema di natura cardiaca. Chi soffre di attacchi di panico rischia che una situazione di questo tipo possa andare ad influire negativamente anche sui momenti normali, generando una sorta di “terrore del terrore”, con la paura che l’evento si ripresenti o uno stato depressivo che porta il soggetto che soffre di attacchi di panico ad isolarsi.
Attacchi di panico, quali sono i sintomi?
Generalmente, secondo quanto si legge su “Scienza.fanpage.it“, gli attacchi di panico possono colpire le persone che stanno vivendo grandi cambiamenti, non necessariamente negativi: ad esempio la nascita o la perdita di una persona cara, un divorzio etc. Per quanto riguarda i sintomi, i più comuni sono un senso di oppressione e fastidio al petto, tremori, palpitazioni unite a tachicardie. Possono verificarsi anche delle vampate, dei brividi, tremori a braccia e gambe, formicolio. Inoltre, è possibile provare la paura di impazzire o di morire.
Cosa fare in caso di attacco di panico?
Secondo quanto riportato da “Scienza.fanpage.it“, in caso di attacco di panico la prima cosa da fare è quella di controllare la respirazione: imparando a farlo, infatti, si può riuscire a calmarsi prima che l’ansia inizia a crescere. Altra cosa che si deve provare a fare è rilassare i muscoli: quando si cade preda di un attacco di panico, infatti – di fronte al senso di paura – i muscoli si irrigidiscono e, dunque, provare a rilassarli potrà aiutarci ad uscire dalla situazione di paura. Quando, poi, lo stato d’ansia inizia a calare, puoi concentrarti su ciò che ti circonda, continuando a fare ciò che stavi facendo prima dell’attacco di panico, in modo da distrarti.
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