I sintomi a cui prestare attenzione che possono rappresentare il segnale di un attacco ischemico transitorio
Prima di tutto, cerchiamo di capire cos’è un attacco ischemico transitorio (TIA). La durata deve essere inferiore alle 24 ore, la maggior parte degli attacchi, come sottolinea pazienti.it, da cui abbiamo tratto il seguente contenuto, dura dai 5 ai 30 minuti. Viene spesso denominato mini-ictus, ma questo non significa che il paziente deve prenderlo sottogamba. Quando una parte del cervello perde il suo apporto di sangue, può danneggiarsi e impedirne il funzionamento. Questo è chiamato ictus o accidente cerebrovascolare. Se, invece, il cervello riesce a ritrovare rapidamente il suo apporto di sangue, ecco che siamo di fronte ad un attacco ischemico transitorio. Il ruolo primario del cervello è quello di inviare segnali al corpo, di ricevere i segnali attraverso i cinque sensi e di rispondere ad essi.
Le cause di un TIA
Un attacco ischemico transitorio può verificarsi per diversi motivi. La circolazione ematica nelle arterie viene ostacolata da un trombo o embolo fino ad occluderlo del tutto per qualche tempo (generalmente minuti). Il blocco può essere causato da un coagulo di sangue che si forma nel vaso sanguigno (trombosi) o può essere provocato da un coagulo o detriti (embolo). L’attacco ischemico transitorio è dunque causato da una riduzione del flusso sanguigno che, se prolungato, determina l’infarto cerebrale. Più in generale, il TIA è provocato da un coagulo che impedisce il normale flusso del sangue e quindi il corretto apporto di ossigeno al cervello. Le cause del TIA che possono favorire la sua insorgenza sono: pressione alta; diabete; colesterolo alto; fumo; embolie secondarie a malattie delle valvole cardiache; abuso di alcol; stati di aumentata coagulabilità del sangue e uso di contraccettivi orali; aritmie; uso della pillola anticoncezionale; cardiopatia.
Su pazienti.it, si legge ancora che nella maggior parte dei casi, gli attacchi sono causati da un processo di arteriosclerosi a livello delle carotidi e/o delle arterie cerebrali che portano il sangue al cervello. L’arteriosclerosi consiste nella formazione di placche nella parete del vaso sanguigno. Le placche possono rompersi e causare un piccolo coagulo di sangue che occlude il vaso sanguigno. Il blocco può verificarsi anche quando dei detriti restringono una arteria carotidea, causando l’occlusione. A volte, nelle persone con un battito cardiaco irregolare, come la fibrillazione atriale, piccoli coaguli di sangue possono formarsi all’interno del cuore.
Come si palesa un attacco ischemico transitorio: i sintomi
Riconoscere i sintomi di un’ischemia può essere di vitale importanza nella prevenzione dell’ictus, i sintomi del TIA più comuni sono:
intorpidimento di un lato del corpo, che può interessare volto, braccia e gambe;
difficoltà nel parlare e nel comprende il linguaggio;
diminuzione della sensibilità;
perdita della memoria;
problemi improvvisi alla vista, come vista doppia, offuscata o totale cecità temporanea;
difficoltà di deambulazione, come mancanza di equilibrio, mancanza di coordinazione e vertigini.
I sintomi dell’attacco ischemico transitorio dipendono dalla sua intensità. Molte persone colpite presentano:
confusione;
debolezza;
letargia.
Se l’attacco coinvolge le arterie vertebrali, diminuisce l’afflusso di sangue alla base del cervello e può causare i seguenti sintomi di attacchi ischemici transitori:
vertigini;
caduta improvvisa mentre si cammina;
incoordinazione;
difficoltà a camminare.
Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.