Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero

Mercoledì 13 Novembre
Scarica la nostra app
Segnala

Attenzione a bere direttamente dalla lattina: ecco cosa si rischia secondo un nuovo studio scientifico

Attenzione a bere direttamente dalla lattina: ecco cosa si rischia secondo un nuovo studio scientifico. I dettagli

Attenzione a bere direttamente dalla lattina: ecco cosa si rischia secondo un nuovo studio scientifico
Attenzione a bere direttamente dalla lattina: ecco cosa si rischia secondo un nuovo studio scientifico (Foto Pixabay)

Attenzione a bere direttamente dalla lattina: ecco cosa si rischia secondo un nuovo studio scientifico

C’è stata una nuova scoperta sul ruolo sorprendente che l’alluminio svolge nella salute del nostro cervello. Sarebbe uno dei principali effetti collaterali del bere da una lattina, afferma un nuovo studio. Gli antitraspiranti contenenti alluminio possono essere pericolosi per la salute del cervello a lungo termine. Ora, un nuovo studio sta rafforzando questa scoperta, poiché un gruppo di scienziati ha scoperto che l’alluminio che consumiamo, come quando lo beviamo da una lattina, può portare a gravi danni alla nostra funzione cognitiva a lungo termine, come riporta eatthis.com. Leggi anche: La prossima stagione influenzale potrebbe rappresentare una seria minaccia: l’allarme lanciato dagli Usa

Lo studio

Il mese scorso, il Journal of Alzheimer’s Disease ha pubblicato uno studio condotto da quattro scienziati in Inghilterra. Hanno deciso di capire come l’esposizione all’alluminio potrebbe influire sulla predisposizione genetica delle persone alle malattie legate alla demenza, come l’Alzheimer. Gli scienziati erano a conoscenza di ricerche passate che avevano concluso che l’alluminio trovato nei prodotti di uso quotidiano, come i deodoranti, è associato a malattie neurodegenerative e forme di demenza, come l’Alzheimer. Leggi anche Coronavirus, l’indice RT in risalita: queste regioni rischiano di perdere la zona gialla. 

La scoperta

Gli scienziati hanno esaminato la presenza di alluminio nel cervello di donatori con una storia familiare di Alzheimer. Dopo lo studio, i ricercatori hanno scoperto che l’alluminio era presente nelle stesse aree del cervello dei grovigli di proteine ​​che compaiono nelle prime fasi dell’Alzheimer. Lo studio ha anche scoperto che l’alluminio stesso potrebbe svolgere un ruolo nella formazione dei grovigli e delle placche che precedono l’insorgenza dell’Alzheimer. Leggi anche: Allerta Alimentare, l’Ue autorizza la produzione di vino miscelato ad acqua: l’allarme della Coldiretti

CONTINUA A LEGGERE

La possibile causa

Una possibile ragione dell’effetto dell’alluminio sulla demenza potrebbe essere che, con l’età, i nostri reni diventano meno capaci di filtrare l’alluminio dal nostro corpo quando lo consumiamo il che potrebbe portare all’accumulo di alluminio nel cervello.

Le possibili soluzioni

Limitare l’esposizione all’alluminio, dunque, potrebbe essere fondamentale e, considerando quante bibite sono confezionate nelle lattine di alluminio, sembra che sarebbe decisamente meglio optare per il vetro. Serviranno ovviamente altri studi per confermare questi risultati.

La nostra newsletter!

Ricevi gli aggiornamenti e le ultimissime
su Meteo e Scienza via mail!

ISCRIVITI ORA!

Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

SEGUICI SU:

Ultima Ora

Ultima Ora Terremoto