Attenzione a questi sintomi: ecco come accorgersi subito che i reni non funzionano bene. I dettagli
L’insufficienza renale si manifesta quando i reni non riescono più a svolgere la propria funzione. I reni regolano l’equilibrio idrico e salino, eliminano acidi e scorie dall’organismo e producono ormoni. Se l’insufficienza renale si sviluppa rapidamente, anche in pochi giorni, viene definita acuta ed è una condizione potenzialmente letale. Se invece viene riconosciuta e trattata adeguatamente, può essere reversibile, come riporta humanitas.it. Viene invece definita cronica, quando si sviluppa lentamente nel corso di mesi o anni.
Le cause
Se giunge al suo stadio più avanzato è necessario l’utilizzo della dialisi o il trapianto di rene. L’insufficienza renale acuta può essere causa da una diminuzione dell’apporto di sangue necessario ai reni per svolgere le proprie funzioni. Può essere provocato da emorragia, disidratazione e ustioni, insufficienza cardiaca, infezione o reazione allergica, nsufficienza epatica, oppure a causa di un danno diretto ai reni, come ad esempio una trombosi. Può anche esserci un’ostruzione delle vie urinarie, causata dalla prostata ingrossata, dai calcoli renali, da tumori, danni ai nervi, diabete. ipertensione, colesterolo renale, ecc.
I sintomi
I sintomi sono i seguenti: ci si accorge dell’insufficienza renale acuta da una riduzione del volume delle urine, ritenzione idrica (gonfiore di gambe, caviglie o piedi), sonnolenza, fiato corto, se i liquidi si accumulano nei polmoni, affaticamento, confusione mentale, convulsioni o coma nei casi più gravi. Quando la malattia è in fase avanzata si presentano nausea e vomito, perdita di appetito, difficoltà nel prendere sonno, riduzione nella quantità di urina prodotta, confusione mentale, gonfiore a piedi e caviglie, ecc
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Le cure
In caso di insufficienza renale acuta bisogna eliminare la causa scatenante ed è fondamentale riconoscere e trattare le complicanze che possono diventare pericolose per il paziente, come edema polmonare, acidosi e l’iperpotassiemia. Un’elevata concentrazione di potassio può essere tossica per il cuore. Vanno bilanciati i fluidi, quindi il medico può prescrivere dei diuretici. Può essere anche prescritta una terapia di dialisi temporanea, allo scopo di rimuovere le tossine eventualmente accumulate. Nei casi cronici è salutare una dieta ipoproteica. Nei casi molto gravi di insufficienza renale diventa necessario il ricorso alla dialisi o al trapianto.
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