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Attenzione all’amnesia dissociativa: questi segnali rappresentano dei campanelli d’allarme da non sottovalutare

L’amnesia dissociativa rappresenta un vero e proprio “buco” che si forma nei nostri ricordi. Il Dottor Claudio Mencacci ci spiega quali sono i campanelli d’allarme da non sottovalutare

Attenzione all’amnesia dissociativa: questi segnali rappresentano dei campanelli d’allarme da non sottovalutare
Attenzione all'amnesia dissociativa: questi segnali rappresentano dei campanelli d’allarme da non sottovalutare. Fonte foto: pixabay.com

Uomo dimentica figlio di due anni in macchina: colpa dell’amnesia dissociativa?

Nei giorni scorsi una terribile tragedia si è verificata a Catania, con un uomo di 43 anni che ha dimenticato il figlio di due anni per cinque ore in macchina, sotto il sole, provocandone la morte. Non si è trattato del primo episodio del genere che nel corso degli ultimi anni si è verificato nel nostro Paese e, secondo quanto riportato da “Corriere.it”, quando un genitore dimentica in automobile il proprio bambino, la causa potrebbe essere ricercata in quella che gli psichiatri chiamano “amnesia dissociativa”.

Amnesia dissociativa: di cosa si tratta?

Dunque, alla base di tragedie come quella che nei giorni scorsi si è verificata a Catania, potrebbe esserci la cosiddetta “amnesia dissociativa”. A questo punto, però, viene da porsi una domanda: che cos’è nello specifico? Stando a quanto spiegato a “Corriere.it” dal Dottor Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di neuroscienze dell’ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano, si tratta di una lacuna retrospettiva della memoria, in altre parole una sorta di “buco” che si forma nei nostri ricordi. Fortunatamente l’amnesia dissociativa risulta essere un disturbo piuttosto raro, ma il numero di diagnosi nel corso degli ultimi anni è sensibilmente cresciuto. Generalmente è legato ad eventi traumatici o di forte stress.

Come è possibile dimenticarsi del proprio figlio?

Quando si verificano tragedie come quella che si è consumata a Catania nei giorni scorsi, molte persone si chiedono come sia possibile per un genitore dimenticarsi il proprio figlio in automobile. Stando a quanto riferito dal Dottor Mencacci a “Corriere.it”, la causa è ascrivibile ad un’amnesia circoscritta, a causa della quale la persona coinvolta non è in grado di ricordare quello che è successo nell’arco di poche ore. In tal caso la persona che è stata colpita da questo disturbo sta vivendo una condizione di forte stress e questo comporta il fatto che determinati atti automatici – eseguiti probabilmente ogni mattina (come può essere quello di accompagnare il proprio figlio all’asilo) – vengano in qualche modo isolati ed “eliminati” dalla lista”.

Come diagnosticare l’amnesia dissociativa?

Prima di procedere con la diagnosi di amnesia dissociativa – come spiegato dal Dottor Mencacci a “Corriere.it” – occorre escludere delle condizioni patologiche, oltre alla cosiddetta “amnesia simulata” (o sindrome di Ganser), piuttosto comune ad esempio tra i carcerati. Una volta che queste eventualità sono state escluse, allora si può prendere seriamente in considerazione la possibilità che il paziente sia stato colpito da “amnesia dissociativa”. In tal caso può accadere che l’amnesia vada a coinvolgere anche ciò che la persona ha di più caro al mondo (come può essere un figlio o anche se stessi).

Amnesia dissociativa, i segnali che rappresentano dei campanelli d’allarme

Il Dottor Mencacci ha evidenziato a “Corriere.it” come il numero di casi di amnesia dissociativa sia più alto laddove vi sia stata la presenza di eventi catastrofici quali ad esempio terremoti o guerre. Occorre però tener presente che la soglia di stress è del tutto individuale: un affaticamento che per alcuni può risultare molto grave, per altri può rivelarsi decisamente meno pesante. A questo punto, però, viene da chiedersi quali sono i segnali che rappresentano un campanello d’allarme legato alla presenza di uno stress “oltre i limiti”. Di certo tra questi – spiega il Dottor Mencacci – vanno inseriti una progressiva difficoltà nel concentrarsi, difficoltà nella memoria, sonno disturbato, irritabilità di fronte a cambiamenti o la tendenza a fare le cose in automatico, senza pensare a quello che si sta facendo.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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