
Attenzione alle infezioni da spiaggia
L’estate ed il gran caldo continuano ad essere protagonisti e moltissimi italiani stanno trascorrendo le loro vacanze a mare, godendosi la tintarella sulle spiagge. Frequentando queste ultime, però, a volte si possono contrarre delle pericolose infezioni che occorre riconoscere subito per poter curare prontamente. Di seguito andremo a vedere quelle più frequenti che possono colpire i bagnanti.
Infezioni da spiaggia: attenzione alla impetigine
Stando a quanto riferito dalla Dottoressa Susanna Esposito, direttore dell’Unità Pediatria ad Alta Intensità di Cura della Fondazione IRCCS Ca’ Grande Ospedale Maggiore Policlinico dell’Università degli Studi di Milano, oltre che presidente Waidid (Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e Disordini Immunologici) a “Ok-salute.it“, l’infezione più comune è l’impetigine. Si tratta di un’infezione batterica molto contagiosa che generalmente colpisce i bambini e a provocarla di solito è lo Streptococcus beta-emolitico di gruppo A (meno frequentemente il responsabile può rivelarsi lo Staphilococcus aureus). Questa infezione che si può contrarre in spiaggia si manifesta con vescicole e bolle che durano tra i 4 e gli 8 giorni. Se l’infezione risulta essere lieve, il paziente può essere trattato con degli antisettici locali e con l’uso di antibiotici topici da applicare 2-3 volte al giorno per una settimana. Se, invece, le lesioni si manifestano in maniera più estesa e profonda, allora si rende necessario il trattamento antibiotico per via orale.
Attenzione alle micosi da piscina
Spesso e volentieri in molti stabilimenti balneari italiani, accanto alle spiagge vi sono anche delle piscine. Lì – stando a quanto riportato da “Ok-salute.it” – si possono contrarre le cosiddette “micosi cutanee” delle dita dei piedi e delle mani. Si tratta di un’infezione fungina che risulta essere molto contagiosa ed è favorita dal contatto diretto, oltre che dalla frequentazione di luoghi pubblici che presentano uno scarso livello di igiene. Le micosi si possono riconoscere in quanto presentano delle chiazze localizzate in particolar modo sotto la pianta dei piedi, sul palmo delle mani o tra le dita. Spesso provocano fastidio e prurito e per evitare di contrarre tale infezione si consiglia di utilizzare sempre delle ciabatte di gomma da indossare a bordo della piscina, ma anche nella doccia o negli spogliatoi.
Attenzione ai disturbi gastrointestinali
Stando a quanto riportato da “Espresso.repubblica.it”, la Waidid (Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e Disordini Immunologici) evidenzia come tra i disturbi più comuni ai quali si può andare incontro in estate, frequentando le spiagge e non solo, vi siano quelli gastrointestinali. Le gastroenteriti possono essere di natura virale o batterica e possono essere dovute a diversi fattori: tra questi, restando alle tematiche relative al mare, vi è sicuramente quello relativo ai frutti di mare non adeguatamente cotti. Inoltre, a volte si registrano casi di persone – soprattutto bambini – che sono finiti all’ospedale dopo aver contratto infezioni di natura batterica nell’acqua della piscina o del mare, che hanno provocato loro vomito e diarrea.
Attenzione alle punture degli insetti
In estate l’incubo degli insetti (zanzare, api, vespe o calabroni) accompagna le giornate delle persone in ogni luogo, ma nelle spiagge si può risultare particolarmente soggetti alle loro punture. Queste ultime – secondo quanto riportato da “Espresso.repubblica.it” – possono trasmettere pericolose malattie in quelle zone nelle quali sono endemiche come ad esempio la febbre di Dengue, chikungunya ed il noto virus Zika. Inoltre, le punture di alcuni insetti possono determinare – nei casi più gravi – anche lo shock anafilattico.
Attenzione a meduse e tracine
Quando si frequentano le spiagge italiane e non solo, occorre prestare molta attenzione alle punture di meduse e tracine. In tal senso, secondo quanto riportato da “Ok-salute.it”, la “Pelatagia nucticola” risulta essere abbastanza velenosa ed è la medusa più diffusa nel Mediterraneo: le punture delle meduse provocano dolore bruciante, seguito da un prurito piuttosto intenso. Le tracine, invece, sono pesci che si trovano sotto la sabbia, vicino alla riva: la loro puntura provoca forte dolore che può persistere anche per alcune ore. Inoltre, la sede dove vi è stata l’inoculazione del veleno si presenta arrossata e gonfia. Se si viene punti da una medusa, occorre immediatamente disinfettare la zona con acqua di mare e bicarbonato, procedendo con la medicazione mediante un gel a base di cloruro d’alluminio. Se, invece, si è stati punti da una tracina, allora occorre subito mettere il piede sotto la sabbia calda, tamponando con acqua bollente, in quanto il calore va ad alleviare il dolore che viene generato dalle tossine velenose rilasciate dalla tracina.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.