Avaria, focolaio in un allevamento: abbattuti 70mila polli. La nota della Regione Piemonte
La Regione Piemonte ha debellato un focolaio di influenza aviaria in un allevamento a Pianfei, in provincia di Cuneo: abbattuti 70mila polli, non sono stati rilevati altri focolai
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Aviaria, debellato un focolaio in Piemonte
La Regione Piemonte è intervenuta per debellare un focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) individuato nei giorni scorsi in un allevamento di polli da carne a Pianfei, in provincia di Cuneo. Di recente, come riporta Targatocn.it, era stato riscontrato un drastico aumento della mortalità dei capi all'ingrasso. Tutti i 70mila polli da carne presenti nell'allevamento contagiato sono stati soppressi, con relativo risarcimento all'azienda, secondo le disposizioni di legge.
La nota dell'Assessorato alla Sanità
Questa la nota pubblicata dall'Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte: “Dopo l’immediato confronto con il Ministero della Salute e il Centro di referenza per l'Influenza aviaria presso l'Istituto zooprofilattico delle Venezie, abbiamo convocato l'Unità di Crisi regionale e definito, di concerto con l'Asl Cn1 e l'Istituto Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, tutte le misure previste dalla normativa vigente per contenere la diffusione del virus, compresi la limitazione delle movimentazioni e il monitoraggio clinico negli allevamenti avicoli ricadenti nelle zone di restrizione istituite intorno al focolaio“.
Non sono stati individuati altri focolai
I medici del veterinari del Dipartimento di Prevenzione dell'Asl Cn1 hanno effettuato i controlli sugli allevamenti avicoli, prima in un raggio di 3 chilometri e poi di 10 chilometri dall'allevamento nel quale è stato individuato il focolaio: non sono stati riscontrati altri focolai d'infezione. Quello di Pianfei è il primo e unico caso di influenza aviaria in un allevamento del Piemonte. Finora, a differenza di quanto avvenuto in altre Regioni, sul territorio piemontese il virus era stato rilevato solo su uccelli selvatici. Leggi anche Influenza aviaria: 21.000 casi di pollame infetto, ci sono nuovi focolai, l’allerta del ministro dell’Agricoltura israeliano
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Queste le dichiarazioni dell'assessore Luigi Genesio Icardi: “Ringrazio i Servizi di Prevenzione regionali per la tempestività, in questi casi di assoluta importanza, dell’intervento e assicuro che verrà mantenuta alta la guardia per garantire il massimo livello di sicurezza sanitaria degli allevamenti. Restano assolutamente sicure le carni avicole in commercio in quanto il virus dell’influenza aviaria non si trasmette all’uomo per via alimentare e, in ogni caso, i polli degli allevamenti infetti non possono essere destinati al consumo umano".
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.
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